Ape Dispettosa
Ape Gusto Classico
In Bee at the Beach torna ancora una volta l'ape Buzz-Buzz, uno dei nuovi comprimari ricorrenti di questa fase della carriera di Donald Duck. L'insetto a questo punto ha ormai alle spalle un buon numero di battibecchi con Paperino (e in un caso anche con Pluto), confermandosi come una delle figure più funzionali e semplici da gestire per gli animatori. Nel 1950 l'ape ritorna in quest'unico short dato che, dopo la prima manciata di corti, la sua egemonia sulla serie inizia a venire meno. Sono infatti Cip e Ciop ormai i veri protagonisti indiscussi, mentre all'orizzonte si affacciano altri personaggi ben più intriganti come il puma Louie o l'orso Humphrey. Si può dire inoltre che Bee at the Beach costituisca l'ultima apparizione dell'ape in vesti normali. Nei due corti che seguiranno infatti, il personaggio verrà clonato e il suo aspetto declinato in modi diversi, a seconda delle esigenze narrative. Lo scenario questa volta è una spiaggia affollatissima, dove Paperino e Buzz-Buzz troveranno modo di darsi ancora una volta battaglia.
Mari Amari
I fondali utilizzati sono pressocché identici a quelli che poi rivedremo con Pippo in Father's Weekend (1953): una fittissima giungla di ombrelloni, con un luna park sullo sfondo. Il corto allude con ironia alle condizioni delle spiagge pubbliche in quegli anni, sovrappopolate da bagnanti non particolarmente civili. È Paperino a incarnare ovviamente questo ruolo, agendo da inconsapevole disturbatore della quiete pubblica. I comportamenti del papero, che con infantile entusiasmo finisce per mettere puntualmente a soqquadro lo spiazzo di Buzz-Buzz, sono davvero da manuale di umorismo, e riescono a trasmettere tutta la personalità irresponsabile e nel contempo bonaria e innocente tipica di Donald. Chiaramente saranno queste mancanze di rispetto a innescare il consueto scontro, che questa volta si concluderà in mare aperto, con Paperino inseguito da un banco di squali. Bee at the Beach si conferma come l'ennesimo cortometraggio dal soggetto semplicissimo ma dallo svolgimento brillante, con un buon ritmo e delle gag visive particolarmente divertenti. Lo scontro finale con gli squali in particolare è qualcosa di davvero avvincente, superando di gran lunga l'analoga sequenza vista in Sea Scout (1939) tanti anni prima.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Bee at the Beach
- Anno: 1950
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Jack Hannah
- Storia: Bill Berg
- Musica: Joseph S. Dubin
- Animazione: Bob Carlson, Volus Jones, Bill Justice, Judge Whitaker
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Bill Berg | Storia |
Jack Boyd | Effetti d'Animazione |
Bob Carlson | Animazione |
Walt Disney | Produttore |
Joseph S. Dubin | Musica |
Yale Gracey | Layout |
Jack Hannah | Regista |
Ralph Hulett | Fondali |
Volus Jones | Animazione |
Bill Justice | Animazione |
Judge Whitaker | Animazione |