Cock o' the Walk
Tango da Cortile
Cock O' the Walk è un'altra Silly Symphony a schema libero, non collegata ad uno scenario fiabesco. Si cavalca invece l'onda del nuovo motivo ricorrente della serie, ora in grado di portare lo spettatore all'interno di nuovi mondi, scenari affascinanti e curiosi, che permettono agli artisti di sfogare la propria vena umoristica. Come Who Killed Cock Robin? anche qui ci troviamo in una società di volatili semi-antropomorfi, in questo caso il microcosmo del pollame da cortile, che razzola nei pressi di una fattoria. È l'occasione per gli artisti di giocare ancora una volta a proiettare in questo mondo alcune ben note tipologie umane: le vecchie pettegole diventano qui anziane galline, mentre il bullo della situazione è un gallo cedrone che sfila in passerella nel ruolo di pugile in tournée. Degna di nota è la stupenda coreografia che coinvolge i volatili della fattoria e che occupa una breve porzione di Cock O' the Walk, come una sorta di “corto nel corto”: sulle note di un trascinante tango vediamo i pavoni fare la ruota, le colombe danzare impettite e le papere dello stagno disporsi in cerchio, assomigliando a giganteschi ingranaggi dentati. Un simile spettacolo visivo non sarebbe certo stato possibile qualche anno prima, quando ad imperversare erano i semplicissimi balletti dei corti in bianco e nero.
Triangolo da Ridere
Il titolo Cock O' the Walk è un gioco di parole. Il suo significato, “gallo in passerella”, è un modo di dire piuttosto comune negli USA per indicare una persona vanesia, ma in questo caso ha un significato letterale ed è anche il nome del muscoloso pugile (evidentemente di origine irlandese) che in apertura vediamo giungere nel pollaio, acclamato come un vip. L'arrogante gallo cedrone sarà il protagonista di un divertentissimo triangolo amoroso, intromettendosi in una coppia di pollastri e facendo infatuare la giovane gallinella, con grave scorno del povero galletto rifiutato. Si tratta di una dinamica chiaramente scontata, ma messa in scena con un'enorme carica ironica. L'esito della vicenda è a dir poco pungente: durante il combattimento ingaggiato tra i due galli, la volubile ragazza si ritroverà in mano una foto compromettente che svela che in realtà il pugile è un padre di famiglia in cerca di scappatelle, e questo la porterà a cambiare ancora una volta fazione. Il graffiante umorismo disneyano si fa strada anche in un territorio, quello delle Silly Symphony, in cui a predominare erano altre suggestioni. Questo tipo di schermaglie, molto in voga anche nei corti di Popeye dei Fleischer, rimangono tuttavia molto attuali e costituiscono un ritratto spietato, ma veritiero, delle principali magagne della natura umana.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Cock o' the Walk
- Anno: 1935
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Ben Sharpsteen
- Storia: Otto Englander
- Basato su: The Two Cocks di Jean De La Fontaine
- Musica: Frank Churchill, Albert Hay Malotte
- Animazione: Clyde Geronimi, Hardie Gramatky, Eric Larson, John McManus, Woolie Reitherman, Bill Tytla
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Frank Churchill | Musica |
Jean De La Fontaine | Storia Originale (The Two Cocks) |
Walt Disney | Produttore |
Otto Englander | Storia |
Clyde Geronimi | Animazione |
Hardie Gramatky | Animazione |
Albert Hay Malotte | Musica |
Eric Larson | Animazione |
John McManus | Animazione |
Woolie Reitherman | Animazione |
Ben Sharpsteen | Regista |
Bill Tytla | Animazione |