Don Paperino

Donna Duck

La vicenda produttiva di Don Donald ricalca quella di Donald and Pluto, distribuito l'anno precedente come Mickey Mouse Cartoon, benché difatto rappresentasse il debutto di Paperino come solista. Il motivo di tale anomalia è che il contratto con la United Artist, che in quel periodo distribuiva i cortometraggi di Walt, riguardava solamente i corti di Topolino e le Silly Symphony, per cui ascrivere forzatamente questo materiale alla filmografia dei Mickey Mouse Cartoon sembrò l'unica strada percorribile. Ad ogni modo, per le distribuzioni future, i titoli di testa del corto vennero prontamente ritoccati per correggere la rotta. Sebbene la sua ambientazione messicana lo faccia somigliare ad un corto in costume, non c'è alcun dubbio che Don Donald rappresenti una tappa fondamentale per la costruzione del microcosmo di Paperino. È qui che lo vediamo infatti per la prima volta in compagnia della sua collerica fidanzata, o meglio di un suo prototipo. Donna Duck è infatti l'ideale corrispettivo messicano di Daisy Duck (Paperina), dalla quale differisce solo per l'abbigliamento. Il carattere collerico, perfetto per far da contraltare a quello di Paperino, c'è già, come anche l'atteggiamento piuttosto superficiale e gli altri stereotipi negativi del gentil sesso che troveranno nelle storie a fumetti italiane un'adeguata trasposizione. Va inoltre notato che la sua voce, diversamente da come sarà in futuro, è identica a quella del suo fidanzato, e infatti l'interprete vocale è sempre il bravissimo Clarence Nash.

Le Origini della 313

C'è un secondo motivo per cui Don Donald è così importante, ed è che proprio qui vediamo Paperino acquistare la sua famosissima automobile in un bazar. A dire il vero, la baratta con il suo asinello, reo di aver fatto andare su tutte le furie l'isterica fidanzata, credendo in questo modo di riconquistarla. La strategia andrà a buon fine, ma ben presto la 313 si rivelerà per il catorcio che è, peggiorando la situazione e provocando a Paperino un repentino benservito. Don Donald si rivela quindi un cortometraggio assai apprezzabile, capace di fare una parodia spietata dei rapporti tra i due sessi, aggiungendo alcuni elementi importantissimi nella vita di Paperino. Sebbene nei cortometraggi animati Donald sarà spesso visto al volante di vetture diverse da questa, nei fumetti il catorcio messicano diventerà invece la sua automobile ufficiale. Al Taliaferro infatti la introdurrà poco tempo dopo nelle strisce quotidiane, dotandola della famosa targa 313 di cui nel corto era ancora sprovvista, e successivamente Barks farà lo stesso, trasformandola in un elemento iconico. Donna Duck invece avrà un destino differente: sebbene per un certo periodo lei e Paperina vengano considerate lo stesso personaggio, nel 1951 Bob Karp e Al Taliaferro decideranno di distinguerle una volta per tutte, utilizzandole contemporaneamente nelle strisce di Paperino e innescando così un fulminante triangolo amoroso.

Una Scintilla di Vita

Nel 1995 lo sceneggiatore Fabio Michelini e il disegnatore Massimo De Vita realizzano una storia a fumetti molto speciale, Paperino e il Segreto della 313, nella quale Donald racconta a Pico De Paperis le origini della sua automobile. Gli eventi di Don Donald vengono così riraccontati attraverso un flashback, ma la vicenda viene estesa e dotata di un interessante quanto misterioso retroscena: secondo Michelini, Paperino decise di non disfarsi dell'automobile e di tenerla invece con sé in seguito all'incontro con uno sciamano del deserto. Il misterioso vegliardo messicano sarebbe stato capace di potenziare per breve tempo il macinino, il tempo necessario per riconquistare la papera volubile (qui identificata ancora come Paperina). Anche dopo il ritorno alla normalità, lo sciamano promise che nel motore della 313 sarebbe rimasta per sempre un'impercettibile scintilla di vita. È raro che nel fumetto Disney si facciano riferimenti all'animazione, tuttavia l'idea di una 313 "senziente" e affettivamente legata al suo padrone piace molto e diventa un motivo ricorrente nella scuola fumettistica italiana, al punto che la “scintilla di vita” tornerà a brillare anche nel 1998, nella splendida storia Addio!, segmento dell'episodio Zero Barra Uno, appartenente all'epopea di Pk. In quell'occasione la rossa utilitaria messicana dimostrerà ancora una volta di provare una fortissima amicizia nei confronti del suo storico padrone.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Don Donald
  • Anno: 1937
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Ben Sharpsteen
  • Storia: ,
  • Cast: Lee Millar, Clarence Nash
  • Musica: Paul J. Smith
  • Animazione: Johnny Cannon, Ugo D'Orsi, Alfred Eugster, Jack Hannah, Dick Huemer, Milt Shaffer, Fred Spencer
Nome Ruolo
Johnny Cannon Animazione
Ugo D'Orsi Animazione
Walt Disney Produttore
Alfred Eugster Animazione
Jack Hannah Storia; Animazione
Dick Huemer Animazione
Lee Millar Cast
Clarence Nash Cast
Milt Shaffer Animazione
Ben Sharpsteen Regista
Paul J. Smith Musica
Webb Smith Storia
Fred Spencer Animazione