Downtown

Il Corto Più Breve

Diretto da Kendra Vander Vliet, Downtown è il corto più breve del progetto Short Circuit. Eppure, nei suoi novantasette secondi di durata riesce a comunicare tantissimo, coinvolgendo lo spettatore lungo un viaggio frenetico e indimenticabile. In uno scenario urbano anonimo e incolore, un ragazzo (che vediamo solamente in silhouette) viene improvvisamente trascinato da un graffito vivente lungo una scia cromatica che ridipinge la città. Ad un certo punto il ragazzo ci prende gusto e assume il controllo della scia, diventandone il propulsore e cambiando completamente il volto della metropoli. All’apice di tutto sopraggiungono i credits a cui segue un ultimo momento epifanico in cui scopriamo che era tutto un trip scaturito dall’osservazione di un coloratissimo murales. Si tratta di una clip davvero molto veloce, che a prima vista potrebbe sembrare lo spot di una bibita o un livello frenetico di un videogioco di piattaforme.

Colorando i Grattacieli

A causa della sua brevità, non stupisce troppo l’esortazione della stessa regista nel making of a vederlo e rivederlo in loop. Eppure, nel suo piccolo, Downtown si rivela perfettamente in grado di portare avanti un discorso di senso compiuto. Colpisce il ritmo e il modo in cui, pur in un prodotto tanto minuscolo, si sia stati capaci di far convergere storia, musica e colore, puntando dritti verso un unico climax. La tecnica utilizzata è chiaramente una CGI ibrida: personaggi e scenari volumetrici, ma con elementi bidimensionali e macchie di colore piatto che li trasformano radicalmente, confondendo l’occhio in una giostra di sensazioni diverse e complementari. Difficile inoltre non ripensare agli scenari della serie Nintendo Splatoon con i suoi palazzi ricoperti di vernice. Stilisticamente molto originale, eppure disneyano nella filosofia, Downtown rimane un conto bizzarro e dalle svariate interpretazioni, ma da cui traspare tutta la voglia dei moderni WDAS di ripensare la rappresentazione della realtà.