Il Paese della Musica
Inventando Nuovi Mondi
Music Land costituisce senza alcun dubbio uno dei massimi vertici dell'arte disneyana. A metà degli anni 30 allo studio si stavano ormai scaldando i motori per l'incredibile balzo qualitativo in arrivo con Biancaneve e i Sette Nani. Non è strano quindi imbattersi da questo momento in poi in cortometraggi sempre più intelligenti e tecnicamente avanzati. Già nel 1935 con The Cookie Carnival l'animazione Disney si era avventurata in un campo ancora largamente inesplorato, proponendo al pubblico un indimenticabile viaggio nella zuccherosa Cookieland, in cui molti elementi del nostro mondo trovavano un'ideale proiezione dolciaria. Questa si era rivelata una formula assolutamente vincente, in grado di stimolare la fantasia degli artisti e di affascinare e divertire il pubblico. Era chiaro che un tale meccanismo umoristico avrebbe fatto scuola, e infatti lo ritroviamo in altre Silly Symphony ambientate in mondi di animali come Who Killed Cock Robin? (1935) e Woodland Café (1937). È però Music Land e il suo particolarissimo universo di strumenti musicali antropomorfi a costituire il corrispettivo ideale di The Cookie Carnival.
Storia di Due Città
Raramente nella filmografia disneyana si potrà trovare uno spunto tanto semplice e allo stesso tempo così efficace come quello che sta alla base di Music Land, che vede un giovane sassofono e una tenera violina vivere una storia d'amore molto simile a quella dello shakespeariano Romeo e Giulietta. I due amanti sono i rampolli delle famiglie regnanti dell'Isola del Jazz e della Terra della Sinfonia, due paesi nemici collocati all'interno del Mare della Discordia. Il fatto che il cortometraggio si apra con una mappa che illustra la situazione geopolitica di questo microcosmo musicale è indice della gran cura profusa dagli artisti, capaci di concepire un mondo assai particolareggiato, benché sia “solo” per un cortometraggio. L'ostilità fra le due isole è inoltre un intelligentissimo riferimento alla contrapposizione tra musica classica e musica moderna, molto sentito in quegli anni in cui il jazz stava prendendo sempre più piede. In quest'ottica i genitori dei due protagonisti mettono in scena alla perfezione gli stereotipi dei rispettivi generi musicali: altezzosa e snob la madre di lei, mattacchione e dongiovanni il padre di lui. Il doppio matrimonio finale e il congiungimento dei due paesi un tempo rivali tramite il nuovissimo Ponte dell'Armonia offre alla vicenda una chiosa arguta e soddisfacente.
Umorismo in Adozione
L'umorismo di Music Land rappresenta una delle più felici applicazioni di quel meccanismo che porta a rielaborare elementi del nostro mondo per offrirne una versione su misura adatta al nuovo scenario. La prigione in cui viene rinchiuso il protagonista ha l'aspetto di un metronomo, e la richiesta d'aiuto scritta per il padre altro non è che uno spartito, in cui un errore di ortografia corrisponde ad una stonatura. Ancora più bella è la sequenza in cui i due paesi si fanno guerra, e così le campane degli ottoni e le canne degli organi si trasformano in cannoni pronti a sparare agli ordini dei rispettivi sovrani, improvvisatisi generali/direttori d'orchestra. Persino il linguaggio dei personaggi altro non è che una rielaborazione degli effettivi suoni degli strumenti, qui rimodulati per assomigliare vagamente a frasi compiute. Questo tipo di mentalità creativa attecchirà anni dopo agli studi Pixar, in cui John Lasseter e compagni utilizzeranno questo tipo di trovate per dare vita a nuovi mondi in film come Toy Story e Cars. Lo stesso accadrà ai Walt Disney Animation Studios nel 2012 quando con Ralph Spaccatutto lo studio si riapproprierà di questa tradizione per troppo tempo accantonata.è>
Nota: Nel 2013 lo show di Matt Groening I Simpson presenterà una “couch gag” molto speciale: Music Ville, a Silly Simpsony. Strutturata come una sorta di cortometraggio autonomo, la sequenza omaggerà il capolavoro Disney del 1935 riproponendo la classica contesa tra generi musicali, trasformando per l'occasione in strumenti i membri della famiglia più famosa della tv.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Music Land
- Anno: 1935
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Wilfred Jackson
- Storia: Pinto Colvig
- Musica: Leigh Harline
- Animazione: Les Clark, Clyde Geronimi, Dick Huemer, Dick Lundy, Grim Natwick, Archie Robin, Louie Schmidt
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Les Clark | Animazione |
Pinto Colvig | Storia |
Walt Disney | Produttore |
Clyde Geronimi | Animazione |
Leigh Harline | Musica |
Dick Huemer | Animazione |
Albert Hurter | Progettazione Personaggi |
Wilfred Jackson | Regista |
Dick Lundy | Animazione |
Grim Natwick | Animazione |
Archie Robin | Animazione |
Louie Schmidt | Animazione |
Cy Young | Effetti d'Animazione |