Old King Cole
Ritorno nel Paese di Mamma Oca
Nel 1931 la Silly Symphony Mother Goose Melodies aveva costituito la primissima incursione della serie nel territorio delle fiabe. All'epoca il riferimento furono le Mother Goose Rhymes, un corpus di filastrocche popolari che erano state tramandate per secoli fino a radicarsi saldamente nella cultura anglosassone, pronte ad essere trasposte in animazione dagli artisti di Walt. In quel primo cortometraggio vedevamo sfilare alcuni dei principali personaggi di queste rime mentre uscivano da un libro illustrato e mimavano per lo spettatore il contenuto dei rispettivi versetti. Tutto questo avveniva sotto lo sguardo entusiasta dell'allegro King Cole, protagonista a sua volta di una di queste rime, e capostipite della schiera di corpulenti sovrani Disney dalla voce baritonale, che avrebbe in seguito annoverato Nettuno, Noé e Santa Claus. Due anni dopo, lo scenario delle Silly Symphony è profondamente mutato e sembra essere arrivato il momento di rispolverare questo materiale. Nel 1933 il primo ciclo di tavole domenicali delle Silly Symphony, l'epopea di Buci (Bucky Bug), ospita una lunga sequenza nella quale l'insettino si ritrova nel Paese di Mamma Oca. Il piccolo protagonista si imbatterà, uno alla volta, in svariati personaggi già visti nel cortometraggio in bianco e nero, che figureranno assieme ad alcune new entry. Questa simpatica parentesi servirà da traino per l'uscita di questo nuovo cortometraggio a tema, Old King Cole, a tutti gli effetti il sequel ideale di Mother Goose Melodies.
I Libri Magici
Il nuovo cortometraggio ha un'impostazione simile al predecessore. Questa volta i personaggi non prendono vita dalle pagine di un unico volume, ma ognuno di loro esce da un personale libro pop-up, per recarsi in quello di King Cole, che ha invitato tutti quanti ad una festa nel suo castello. Il re viene disegnato leggermente più magro, rispetto alla sua precedente apparizione, ma graficamente è ancora molto fedele al modello originale. Il suo temperamento è qui molto bonario, il che lo differenzia dal suo corrispettivo cartaceo, che nel ciclo di Buci si era dimostrato piuttosto umorale. Tra gli invitati alla festa che vediamo uscire dai rispettivi libri, possiamo individuare alcuni personaggi più o meno noti provenienti dalle filastrocche Little Boy Blue, The Crooked Man, Old Mother Hubbard, Old Woman Who Lived In A Shoe e Mary Had a Little Lamb. Fra questi solo Little Boy Blue si era già visto nel cortometraggio precedente, ma il suo look viene ugualmente aggiornato e reso omogeneo con quanto visto nelle tavole domenicali di Buci. È curioso notare come alla folla si uniscano anche personaggi di fiabe scollegate dal mondo di Mamma Oca come Il Pifferaio Magico, Cappuccetto Rosso, Riccioli d'Oro e Il Gatto con gli Stivali.
Il Vaso di Pandora
Il cortometraggio è interamente cantato. I motivetti che si susseguono sono differenti e vengono intonati da vari personaggi in coro. Tra loro spicca la potente voce di King Cole, che una volta radunati tutti alla sua corte, dà inizio ai festeggiamenti. Da una scatola chiamata Pandora's Box esce infatti un gran numero di personaggi, ognuno dei quali pronto a danzare sulle note della propria filastrocca personale. Nell'ordine ascoltiamo Mary Mary Quite Contrary, Peter Peter Pumpkin Eater, Jack Spratt, Goosey Goosey Gander, Humpty Dumpty, Simple Simon, The Three Little Kittens, Three Blind Mices e Ten Little Indians. L'ultima filastrocca fornisce il pretesto per una sequenza di danze indiane che vedrà scatenarsi tutti i personaggi incontrati fin qui, tra cui sarà possibile individuare anche la piccola Bo Peep, che come Humpty Dumpty viene soggetta ad un forte restyling. Simple Simon mantiene invece le fattezze con cui l'avevamo conosciuto nel cortometraggio di due anni prima. Con Hickory Dickory Dock scatta la mezzanotte e si chiudono i festeggiamenti. Il Re congeda con soddisfazione tutti gli invitati, che ritornano alle loro case. Prima di ritirarsi nel suo libro però non ci risparmia una gag molto americana, ricordandosi di inserire all'esterno del volume una bottiglia vuota, da far riempire al lattaio di prima mattina.
Il Futuro di Mamma Oca
Old King Cole è sicuramente un cortometraggio molto ricco, sebbene di difficile comprensione per un pubblico non anglosassone. Nel suo riuscire a fondere insieme diverse filastrocche in un'imprevedibile sfilata di personaggi riesce ad essere persino più incisivo del suo pur riuscito predecessore. Dopo due cortometraggi e un ciclo di tavole domenicali si potrebbe pensare che lo staff di Walt abbia esaurito l'argomento Mother Goose, tuttavia così non sarà. Queste rimette rimarranno radicate a lungo nell'immaginario degli artisti Disney, i quali a distanza di anni continueranno a riproporle in cortometraggi quali Who Killed Cock Robin? (1935) e Jack and Old Mac (1956). Nel 1938 inoltre la serie delle Silly Symphony proporrà al pubblico uno dei suoi ultimi e più bizzarri cortometraggi, Mother Goose Goes Hollywood in cui il cast di queste filastrocche popolari verrà ricreato in una versione inedita, con le caricature dei principali attori di Hollywood nei panni di Little Boy Blue, Bo Peep e compagnia. Infine nel 1957 il tema di Mamma Oca verrà esplorato per un'ultima volta, con la featurette The Truth About Mother Goose, in cui scopriremo la vera storia dietro le filastrocche Little Jack Horner, Mary Mary Quite Contrary e London Bridge.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Old King Cole
- Anno: 1933
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Dave Hand
- Basato su: Mother Goose Rhymes di Anonymous
- Cast: Dorothy Compton (The Rhymettes), Marcellite Garner, Mary Moder (The Rhymettes), Allan Watson
- Musica: Frank Churchill, Bert Lewis
- Animazione: Johnny Cannon, Les Clark, Joe D'Igalo, Gilles "Frenchy" De Trémaudan, Norm Ferguson, Clyde Geronimi, Hardie Gramatky, Ferdinand Huzsti Horvath, Ed Love, Bill Roberts, Louie Schmidt, Ben Sharpsteen, Dick Williams, Roy Williams, Cy Young
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Anonymous | Storia Originale (Mother Goose Rhymes) |
Johnny Cannon | Animazione |
Frank Churchill | Canzoni; Musica |
Les Clark | Animazione |
Dorothy Compton (The Rhymettes) | Cast (Girl Trio) |
Joe D'Igalo | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Gilles "Frenchy" De Trémaudan | Animazione |
Walt Disney | Produttore |
Norm Ferguson | Animazione |
Marcellite Garner | Cast |
Clyde Geronimi | Animazione |
Hardie Gramatky | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Dave Hand | Regista |
Ferdinand Huzsti Horvath | Progettazione Personaggi; Layout; Animazione |
Bert Lewis | Canzoni; Musica |
Ed Love | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Mary Moder (The Rhymettes) | Cast (Girl Trio) |
Bill Roberts | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Louie Schmidt | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Ben Sharpsteen | Animazione |
Allan Watson | Cast (King Cole) |
Dick Williams | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Roy Williams | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |
Cy Young | Animazione (Ben Sharpsteen's Crew) |