Puddles
Il Programma Sperimentale
Nel 2016 il pubblico che si reca al cinema per assistere a Zootopia non trova il tradizionale cortometraggio abbinato. Questa simpatica abitudine, che negli ultimi tempi aveva preso piede nel cinema disneyano, inizia ad essere messa in discussione perché dietro le quinte qualcosa sta cambiando. Sia ai WDAS che in Pixar il formato cortometraggio, inteso come banco di prova per sperimentazioni narrative e tecniche, sta trovando una diversa collocazione. Tre anni dopo, la produzione di corti per il cinema di entrambe le case procede ancora a singhiozzo, e con l’imminente arrivo della piattaforma Disney+ si delinea un nuovo scenario produttivo e distributivo. I due studi di animazione stanno infatti puntando su un nuovo modo di sviluppare animazione breve, accogliendo proposte “dal basso” e puntando sui progetti personali degli artisti emergenti. Pixar vara il programma Sparkshorts, corti dalla durata maggiore dello standard, realizzati però con budget e risorse limitati. Ai WDAS invece si sceglie una strada opposta, i pet project dei singoli artisti vengono accolti e messi in lavorazione senza limitazioni tecniche, puntando tantissimo sulla sperimentazione visiva ma creando narrativa di durata più ridotta.
Un Mondo Pastello
Nasce così il programma Short Circuit i cui primi lavori vengono fatti circolare in festival specializzati, salvo poi essere riversati in blocco su Disney+. Il neoabbonato si ritrova così in un colpo solo a poter accedere all’intera prima wave di cortometraggi, composta da quattordici preziosi gioielli. Il primo in sequenza ad essere proposto è Puddles di Zach Parrish, un corto di pochi minuti in cui troviamo un ragazzino, Noah, mentre gioca tra le pozzanghere, sotto la tutela della disattenta sorella maggiore Skylar. Noah scopre che le pozze sono in realtà varchi per una dimensione magica e colorata e cerca di far notare la cosa alla sorella, cercando di distoglierla dalla sua dipendenza da smartphone. Il sottotesto è simpatico, l’esecuzione ottima. Colpisce sopratutto lo stile grafico utilizzato. Si tratta senza dubbio di animazione CGI i cui modelli tridimensionali sono stati però renderizzati a tinte piatte, come se si trattasse di disegno a mano. La ricerca di un ibridismo fra tecniche, che ha caratterizzato la precedente stagione di corti Disney, continua in questi cortometraggi visivamente sontuosi. In particolare, in Puddles si rimane a bocca aperto con l’arrivo nella dimensione magica, caratterizzata da tinte pastello e balene volanti molto simili a quelle di Fantasia 2000.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Puddles
- Anno: 2020
- Durata:
- Regia: Zach A. Parrish
- Cast: Maddix Robinson , Samantha Stendal
- Musica: Nathan Curtis
- Animazione: Abraham Aguilar, Jacob Frey, Alberto Lucena Ros, Ivan Oviedo, Zach A. Parrish, Justin Weber, Michael Woodside
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Abraham Aguilar | Animazione |
Jesse Averna | Montaggio |
Aaron Campbell | Supervisore Effetti Visivi |
Glen Claybrook | Supervisore Effetti Visivi |
Nathan Curtis | Musica |
Jacob Frey | Animazione |
Joy Johnson | Supervisore Effetti Visivi |
John Kahwaty | Supervisore Effetti Visivi |
Alberto Lucena Ros | Animazione |
Ivan Oviedo | Design dei personaggi; Animazione |
Zach A. Parrish | Regista; Animazione |
Maddix Robinson | Cast (Noah) |
Samantha Stendal | Cast (Skylar) |
Justin Weber | Animazione |
Michael Woodside | Animazione |