Puss-Cafè

Arriva Milton

In questa fase produttiva dei corti Disney, gli animatori si rivelano inarrestabili nel creare a getto continuo nuovi comprimari animali da contrapporre a Paperino o Pluto. L'ultimo arrivato nella schiera di rivali del cucciolone è il gatto Milton, un felino dal design molto particolare. Il suo corpo assomiglia infatti ad un morbido cuscino, e si presta quindi a deformazioni di ogni tipo, molto adatte a quello slapstick sfrenato che sta diventando un tratto distintivo dell'animazione Disney di quegli anni. Milton avrà una carriera breve ma intensa: oltre che in questo Puss-Cafè, lo rivedremo l'anno successivo nell'eccellente Plutopia e persino in Cold Turkey, cortometraggio conclusivo della serie. Come ogni nuovo personaggio creato in quel periodo, anche Milton avrà una personalità precisa: è un gatto spensierato, dai comportamenti un po' infantili e talvolta anche surreali. In questa sua prima apparizione viene inoltre accompagnato da un suo sosia, leggermente più grosso di lui, che si suppone essere il fratello.

Tre Furti

Non si può certo dire che Puss-Cafè abbia dei contenuti particolarmente originali: il cortometraggio consiste in una scorribanda dei due gatti, che si introducono in un giardino sorvegliato da Pluto per razziarne le risorse. Gli sketch sono tre, e corrispondono ai diversi tentativi di furto che il cane si ritroverà a dover sventare: alcune bottiglie di latte, uno stormo di uccellini che abita in una casetta di legno, e infine i pesci che nuotano nella fontana. Per quanto la struttura sia certamente ripetitiva, ci sono delle trovate sicuramente valide: Milton che gioca a fare il cameriere-sommelier, miagolando in francese mentre ruba il latte, o la scena del furto dei pesci in cui suo fratello si improvvisa palombaro, sono gag che rimangono facilmente impresse. C'è spazio anche per una chiosa particolarmente surreale, in cui vediamo Pluto inseguire i due gatti fino ad un piccolo bidone della spazzatura che, come il Tardis di Doctor Who, sembrerebbe essere più grande all'interno, e dal quale esce un gatto ancora più grosso, probabilmente la madre dei due.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Puss-Cafè
  • Anno: 1950
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Storia: ,
  • Musica: Paul Smith
  • Animazione: Phil Duncan, George Kreisl, George Nicholas
Nome Ruolo
Jack Boyd Effetti d'Animazione
Merle Cox Fondali
Walt Disney Produttore
Phil Duncan Animazione
Karl Karpe Layout
Dick Kinney Storia
George Kreisl Animazione
George Nicholas Animazione
Milt Shaffer Storia
Paul Smith Musica