Tall Timber

Oswald nella Natura

L'ultima fase della carriera di Oswald è quella in cui stilisticamente le animazioni brillano in modo particolare. Siamo agli albori di quella che verrà chiamata personality animation, e guardando questo personaggio si nota infatti tutta la sua incontenibile personalità. Purtroppo gli ultimissimi corti di Oswald non si sono conservati, per cui l'ultimo della serie a essere giunto fino a noi è proprio questo Tall Timber, che chiude quindi l'antologia dei Disney Treasures con il tradizionale accompagnamento musicale di Israel, ancora una volta all'organo.

La trama è pressoché assente e si basa tutta sulle disavventure vissute da Oswald durante un'escursione in canoa sul fiume. Il coniglio si imbatte nelle rapide, in macigni che lo vogliono schiacciare e in animali feroci desiderosi di divorarlo, superando ogni difficoltà con l'atteggiamento birichino che gli animatori dello staff di Walt hanno saputo cucirgli addosso. Si tratta anche del cortometraggio visivamente più ricco della serie, visto che fa uso di sfondi naturalistici piuttosto complessi e colorati con deliziosi toni di grigio. Simpaticissima anche la chiosa, che vede Oswald riemergere da una zuffa con un orso con tanto di pelliccia, cilindro e sigaro in bocca.

Tradimento e Riscatto

Il motivo per cui Walt perse il suo personaggio è che non riuscì a mettersi d'accordo con Charles Mintz, il suo distributore, per il budget da destinare al secondo stock di corti di Oswald. Walt lasciò Hollywood e si recò a New York per negoziare e giungere ad un compromesso, ma Mintz decise invece di tagliargli i fondi, ordinandogli di mettere in cantiere dei cortometraggi a basso costo. Al rifiuto di Walt, Mintz gli rivelò di aver stretto accordi in gran segreto con buon parte del suo staff, e che avrebbero proceduto comodamente senza di lui, dato che i diritti del personaggio erano di Mintz e della Universal, non certo suoi.

Sentendosi tradito e derubato, a Walt non rimase che tornare in treno a Burbank, e leggenda vuole che proprio durante quel viaggio sia nato Topolino. Pochi rimasero fedeli a Walt, tra cui suo fratello Roy, la moglie Lilian, Ub Iwerks e Les Clark. Così, in gran segreto, mentre i suoi ormai ex collaboratori, prima di lasciare lo studio, si apprestavano a concludere i lavori sugli ultimi Oswald, lontano dagli occhi di tutti, venne messo in lavorazione Plane Crazy. Il coniglio Oswald passò quindi in altre mani, tra cui quelle di Walter Lantz, che ne proseguì la carriera fino al 1943.

La perdita di questo personaggio fu per Walt la fine e l'inizio di qualcosa di nuovo. Ma il dispiacere per quell'episodio lo accompagnò per molti anni ancora. Fu solo nel 2006 che sotto Bob Iger la Walt Disney Company è tornata in possesso del personaggio, scambiandolo con la Universal per un cronista sportivo. Da allora i corti di Oswald rimasti hanno potuto così essere raccolti in dvd dando modo al pubblico di conoscere questo personaggio. Oswald divenne poi protagonista dei due giochi della serie Epic Mickey firmati da Warren Spector e nel 2013 ha persino fatto un cameo nel cortometraggio di Topolino Get a Horse!.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Tall Timber
  • Anno: 1928
  • Durata:
Nome Ruolo