The Ol' Swimmin' 'Ole

Da un Archivio Belga

Sebbene per moltissimi anni di The Ole Swimming ‘Ole abbiamo avuto soltanto il poster, riprodotto svariate volte nei saggi e nei libri di storia dell’animazione, il cortometraggio è stato a lungo ritenuto materialmente perduto e se ne poteva conoscere il contenuto solo studiandone i materiali di lavorazione che invece sono stati preservati. Nel 2014 però ne è stata rinvenuta una copia nel Cinémathèque Royale de Belgique grazie all’impegno di David Gerstein e dell’archivista Géraldine Cierzniewski, un rinvenimento che ci permette oggi di poterne apprezzare l’animazione, supervisionata dalla squadra di Hugh Harman e Rollin Hamilton.

Pur non avendo avuto l’onore di un’uscita ufficiale su supporto da parte di Disney, il corto è oggi in circolazione sul web, sebbene in una versione non ottimale e senza un nuovo accompagnamento musicale composto ad hoc. È nella filmografia di Oswald uno dei corti che in qualche modo ci dicono di più del tessuto sociale d’epoca, fornendoci quasi una fotografia di come passavano le giornate estive i ragazzi nell’America di inizio novecento. La vecchia pozza per nuotare del titolo è infatti un piccolo stagno, quasi una pozzanghera, su cui Oswald e una manciata di amichetti si divertono a tuffarsi, incuranti del divieto appeso a un albero lì vicino.

Tutori dell’Ordine

Se la prima parte è incentrata sulle scaramucce dei ragazzi, con diverse buffe divagazioni sui personaggi animali che popolano la compagnia di Oswald, la seconda è invece una sorta di scontro con tale sceriffo Crabb, “il terrore di Pesky Holler” così come lo definisce il cartello testuale di intermezzo sopravvissuto. Spesso, nelle strisce e nei cortometraggi di Topolino, o anche di Popeye, vedremo questi attempati tutori dell’ordine, che si aggirano arrancando per le campagne americane, senza riuscire a farsi granchè rispettare dalla gioventù locale.

Nel 1931 vedremo qualcosa di molto simile in Fishin’ Around, quando sarà Topolino a dover sfuggire a una di queste figure, reo di aver ignorato un divieto di pesca. La copia in nostro possesso è in ogni caso priva di alcuni pezzetti, cosa che diventa palese confrontando l’animazione con le sceneggiature e i materiali di lavorazione a noi pervenuti. Sono assenti nello specifico due sequenze: il momento in cui vediamo il cartello No Swimmin venir trasformato in un ben più maschilista No Wimmin Aloud e anche la scenetta finale nella quale lo sceriffo si lancia all’inseguimento dei ragazzi, senza accorgersi di aver lasciato i propri pantaloni a giacere sotto l’albero che aveva usato per la siesta.

Scheda pubblicata il 29 Marzo 2024.