Pluto Cane da Punta

Topolino Cambia Look

The Pointer è il primo cortometraggio della filmografia di Mickey Mouse in cui è possibile ammirare il restyling compiuto da Fred Moore sul personaggio di Topolino. Il calo di popolarità subito dal Topo negli anni precedenti aveva infatti convinto Walt a rilanciare la sua creatura, dandogli un ruolo da protagonista ne L'Apprendista Stregone. Quello che è oggi conosciuto come il più iconico fra i segmenti che compongono il capolavoro Fantasia (1940) avrebbe dovuto presentare al pubblico il nuovo look di Topolino, aggiungendo un settore bianco ai suoi occhi, precedentemente disegnati come due semplici pupille nere. L'aggiornamento grafico finì però per precedere l'uscita di Fantasia, e ancor prima che in The Pointer il pubblico conobbe il nuovo Topolino attraverso il filmato pubblicitario prodotto per la NABISCO, Mickey's Surprise Party. Come nel precedente Society Dog Show, anche in The Pointer è presente Pluto, a cui viene dato un ruolo considerevole, senza però rubare troppo spazio al padrone. Si può notare come i due corti siano piuttosto connessi nel loro esplorare con intelligenza il rapporto tra i due personaggi.
Cane Bastonato

In Society Dog Show avevamo visto Topolino cercare di difendere il proprio cane valorizzandolo il più possibile di fronte ad una realtà in cui Pluto era evidentemente fuori posto. In The Pointer è Topolino a chiedere a Pluto di assumere un ruolo per il quale non è tagliato: quello di cane da punta. È piuttosto interessante che, dopo la scena in cui il cucciolone fa scappare alcune quaglie, sia presente una lunga sequenza in cui Topolino lo rimprovera. Sebbene Mickey si finga crudele, impartendo al suo cane ordini secchi con parole aspre, non potrà fare a meno di intenerirsi di fronte all'ingenuità di Pluto, dimostrando così una personalità piuttosto sfaccettata. Da questo momento in poi lo short correrà su due binari paralleli, seguendo sia Pluto, nel suo goffo tentativo di non deludere nuovamente il padrone, sia Topolino, a confronto con un feroce grizzly molto simile a quello visto in Little Hiawatha (1937) e Good Scouts (1938). Viene riciclata la gag vista in Mickey's Parrot (1938) l'anno precedente, con Topolino che procede quatto quatto illudendosi di avere Pluto dietro di sé, e persino l'animazione di Norman Ferguson che mostra Pluto intento a fiutare il terreno, utilizzata svariate volte sin dai tempi di The Chain Gang (1930).
I Colori del Capolavoro

Come si è visto, The Pointer punta moltissimo sulla recitazione di Topolino. Oltre al già citato rimprovero di Pluto, abbiamo un'altra lunga sequenza in cui vediamo Mickey intento a parlare con il grizzly, cercando di ammansirlo in ogni modo. L'intera gamma di emozioni viene esplorata, mentre vediamo Topolino perdere progressivamente il controllo della situazione, dopo aver tentato di accattivarsi in modo piuttosto patetico le simpatie della belva. A quanto pare, la ragione di questi lunghi monologhi è da ricercarsi nel coinvolgimento diretto di Walt Disney che, oltre a prestare come sempre la voce a Topolino, ne ha personalmente impostato anche la recitazione. C'è tuttavia un altro motivo per cui The Pointer è straordinario, ed è il lavoro fatto sui fondali e sui colori. L'intero short ha infatti un look completamente diverso dal resto delle produzioni Disney dell'epoca: gli scenari dimostrano una cura pari a quella riservata a lungometraggi quali Biancaneve e i Sette Nani (1937) o Bambi (1942), mentre la gamma cromatica è qualcosa di assolutamente mai visto fino ad ora. Il viso di Topolino e il manto di Pluto presentano delle curiose sfumature rosa e arancio, che impreziosiscono notevolmente l'immagine, ma che purtroppo non verranno replicate in seguito, preferendo tornare alle più tradizionali tinte piatte.


di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica
- Titolo originale: The Pointer
- Anno: 1939
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Clyde Geronimi
- Soggetto: George Stallings
- Cast: Pinto Colvig, Walt Disney
- Musica: Paul J. Smith
- Animazione: Preston Blair, James H. Culhane, Norman Ferguson, Oliver M. "Ollie" Johnston, Lynn Karp, John Lounsbery, Fred Moore, Lester Novros, Claude Smith, Franklin Thomas
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Preston Blair | Animazione |
Pinto Colvig | Cast |
James H. Culhane | Animazione |
Walt Disney | Cast; Produttore |
Norman Ferguson | Animazione |
Clyde Geronimi | Regista |
Oliver M. "Ollie" Johnston | Animazione |
Lynn Karp | Animazione |
John Lounsbery | Animazione |
Joshua Meador | Effetti Speciali |
Fred Moore | Animazione |
Lester Novros | Animazione |
Arthur W. Palmer | Effetti Speciali |
Claude Smith | Animazione |
Paul J. Smith | Musica |
George Stallings | Soggetto |
Franklin Thomas | Animazione |