The Race

Una Macabra Bizzarria

Uno dei principi del programma sperimentale Short Circuit è quello di osare anche sul piano narrativo, senza timore di correre dei rischi e proponendo trovate piuttosto sopra le righe. E’ il caso del settimo corto del ciclo, The Race di Terry Moews in cui assistiamo… alla folle corsa in bicicletta della morte, all’inseguimento di un ciclista, ultima anima che le occorre per vincere il premio aziendale e diventare Death of the Year. A dispetto dell’argomento macabro, il tono è scanzonato e irriverente: il mietitore viene messo in burletta con tanto di caschetto protettivo e non si risparmiano incursioni nella sua vita privata, inquadrandolo come dipendente provetto e persino padre di famiglia. L’umorismo è pungente, e infatti nel corso della sua corsa forsennata lo vediamo uccidere accidentalmente centinaia di innocenti, che faranno paradossalmente scendere il contatore dell’app che ha in tasca.

La Corsa della Vita

The Race tuttavia non si limita ad offrire una dose cinismo gratuito: il corto vuol essere anche una metafora della nostra “corsa” esistenziale. Il finale inoltre è lieto e all’insegna di ciò che davvero conta nella vita. Graficamente la tecnica scelta è una tradizionale CGI, anche se qua e là come sempre non mancano elementi bidimensionali, come le fiamme che accompagnano l’entrata in scena dell’Oscuro. Lascia a bocca aperta però l’enorme qualità dei fondali, che ambientano la vicenda in uno scenario mitteleuropeo, e ovviamente la colonna sonora, perfettamente in tema. The Race infatti, a dispetto della sua elaborata narrativa, è un cortometraggio musicale in cui a fare la parte del leone è ancora una volta la perfetta sincronizzazione fra suono e immagine. Dinamico e divertente, The Race è probabilmente uno dei più interessanti frutti del programma sperimentale.