Trick or Treat

Nocciola

Sin dall'apertura, che sfoggia dei suggestivi credits personalizzati, ci si accorge che Trick or Treat è un cortometraggio molto diverso dallo standard. Sotto la regia dell'inossidabile Jack Hannah fa infatti il suo debutto il personaggio di Nocciola (Witch Hazel), strega bonacciona che avrà in seguito una sfavillante carriera nei fumetti. La accompagna la fida scopa Belzebù (Beelzebub), sulla quale la fattucchiera svolazza nei cieli della città in piena notte di Halloween. Trick or Treat rientra nel filone di short dedicati ai nipotini, qui nuovamente ringiovaniti dopo che in Lucky Number (1951) li avevamo visti in versione adolescenziale. I tre ingaggiano con Paperino una disputa allo scopo di ottenere i tradizionali dolcetti che vengono distribuiti ai bambini secondo l'usanza anglosassone della notte di Ognissanti. Li aiuterà proprio la strega, che mostrerà loro il suo buon cuore, dando battaglia a Paperino per fargli sganciare il dovuto. Al di là dell'esordio del personaggio, Trick or Treat si conferma un cortometraggio veramente ricco di materiale interessante, fra cui vale la pena ricordare la sequenza del calderone che omaggia esplicitamente il Macbeth di William Shakespeare.

Un Sabba Sinfonico

Lo short cela in sé un'anima musicale ben marcata. Il compositore Paul J. Smith compone infatti per l'occasione due brani molto divertenti:

  • Trick or Treat for Halloween - È il tema principale del cortometraggio che sentiamo per la prima volta nei credits di apertura, sostituendo così la tradizionale canzoncina di Paperino. Il brano torna poi in una sequenza musicale davvero molto riuscita, in cui vediamo Nocciola spruzzare la sua pozione magica intorno alla casa del papero, producendo fantasmini e figure ectoplasmatiche che lo terrorizzeranno. Infine, come in un vero e proprio musical, assisteremo ad un reprise finale, che culminerà con l'immagine di una zucca che guarderà in camera, urlando “Bu!” allo spettatore.
  • Cricket On The Frying Pan - In questa divertente variante di una danza popolare, Nocciola si diverte a dare indicazioni ai piedi di Paperino, da lei opportunamente incantati in modo da spalancare la porta della dispensa. È una sequenza molto simile ad altre analoghe che possiamo ritrovare in certi corti della Warner Bros con protagonista Bugs Bunny.

L'Adattamento di Carl Barks

La carriera cinematografica di Nocciola termina qui, anche a causa dell'arrivo in casa Warner di un personaggio ad essa ispirato e con il nome identico: la Witch Hazel di Chuck Jones. Il vero destino della strega disneyana sarebbe invece stato sulla carta stampata. Curiosamente fu Carl Barks a portarla per la prima volta nella sua Paperopoli, in occasione dell'omonimo adattamento a fumetti del corto (Paperino e le Forze Occulte), commissionatogli dalla Western Publishing e pubblicato su Donald Duck #26. Barks tuttavia penserà bene di rimpolpare la vicenda aggiungendo sequenze e personaggi del tutto nuovi, come l'orco ciclopico Smorgasbord. Tutto questo ottimo materiale verrà purtroppo censurato dalla casa editrice, che lo giudicò eccessivamente dark, ed è stato ripristinato solo molti anni dopo. Pur essendo stata usata nei comic book anche da altri autori come Vic Lockman, Nocciola non sarà mai protagonista di storie particolarmente rilevanti, se non in Italia, la sua patria definitiva grazie alle amorevoli cure del geniale Luciano Bottaro.

Pippo e Nocciola

Affascinato da tutto ciò che riusciva ad essere macabro e comico nel contempo, Bottaro utilizzò la fattucchiera in molte storie straordinarie insieme a Carlo Chendi, fra le quali non si può non ricordare la meravigliosa Il Dottor Paperus (1958). È proprio in questo filone che le venne dato il suo nome completo: Nocciola Vildibranda Crapomena. Non fu però con i paperi che la strega venne impiegata con maggior profitto, bensì al fianco di Pippo. Celebre è il ciclo di storie bottariano in cui Nocciola cerca inutilmente di convincere lo scettico Goofy dell'esistenza delle streghe, ricavandone solo frustrazione e delusioni. La saga di Pippo e Nocciola prende il via con Pippo e la Fattucchiera (1960) e si chiude finalmente con Pippo e la Corona delle Streghe (2005) dello stesso Bottaro, in cui finalmente lo spilungone cede, firmandole una dichiarazione scritta che la solleva da decenni di frustrazioni. Ma è proprio quando Nocciola se ne vola via contenta che Pippo esprime tutta la sua innocente genialità, rimuginando tra sé e sé: “In fondo basta poco per fare felice qualcuno... come la simpatica Nocciola, che crede di volare su una scopa!”.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Trick or Treat
  • Anno: 1952
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Hannah
  • Storia:
  • Musica: Paul Smith
  • Animazione: Volus Jones, Bill Justice, George Kreisl, Don Lusk
Nome Ruolo
Walt Disney Produttore
Yale Gracey Fondali; Layout
Jack Hannah Regista
Volus Jones Animazione
Bill Justice Animazione
George Kreisl Animazione
Don Lusk Animazione
Paul Smith Musica
Ralph Wright Storia