You and Your Ears

Cortometraggi d'Approfondimento

Nel 1956 arriva la seconda stagione del Mickey Mouse Club e continua così la trasmissione di corti didattici con il Grillo Parlante come protagonista. La miniserie This is You, dopo i primi due capitoli introduttivi, entra così nel vivo e comincia a passare in rassegna i cinque sensi, dedicando ad ognuno di loro un cortometraggio specifico. Nel corso della stagione escono così tre short del ciclo, tutti incentrati su questa materia. Il primo ad esser preso in esame è l'udito. La struttura del corto ricalca grosso modo quella dei precedenti, anche se non si può certo dire che lo schema compositivo dei vari episodi sia particolarmente articolato. Nella scenetta iniziale il Grillo presenta l'argomento e ci spiega che l'udito non serve soltanto a sentire i suoni ma anche a preservare l'equilibrio. Per l'occasione, fa un breve excursus sull'essere umano nella storia, partendo dal cavernicolo già conosciuto l'anno precedente in You, the Human Animal e riproponendo il tormentone di lui inseguito dal mammut.

L'Apparato Uditivo

Successivamente si passa alla solita libreria in cui troviamo il volume che permetterà alla lezione di continuare, addentrandoci in un campo più tecnico. Tramite le illustrazioni stilizzate del libro, il Grillo spiega nel dettaglio il funzionamento del nostro sistema uditivo, mostrandoci come i suoni si propagano e giungano al nostro cervello attraverso il padiglione auricolare, il timpano e le cellule ciliate. Infine si passa alla questione dell'equilibrio, che viene paragonato alla bolla di una livella. Insomma, come sempre si vede la grandissima capacità dello studio di raccontare tramite immagini, riuscendo a far capire con immediatezza anche concetti molto tecnici. Sul fronte dell'animazione tuttavia il corto non presenta le stesse ottime stilizzazioni viste nei precedenti. I bambini che vengono usati come esempi non hanno un design particolarmente brillante, inoltre qua e là continua ad essere riciclato materiale da All the Cats Join In di Musica, Maestro! (1946). La scelta è dovuta allo stile molto semplice di quel segmento che richiama il look dei corti del Grillo, tuttavia si percepisce fin troppo bene che dietro quelle scene ci sono mani diverse.