You and the Living Machine

Il Cerchio si Chiude

You, the Living Machine è l'ultimo cortometraggio della miniserie This is You ad essere trasmesso all'interno del Mickey Mouse Club. Lo short fornisce l'ideale punto d'arrivo della dissertazione sul corpo umano che il Grillo Parlante ha portato avanti tanto a lungo. Il titolo richiama quello del primo episodio della serie, andando così a chiudere il discorso in maniera circolare. Questa volta il nostro corpo viene preso in esame nella sua totalità, anche se qua e là riaffiora il tema del nutrimento, già affrontato in You and Your Food. Al centro di tutto c'è il confronto fra il funzionamento del nostro organismo (la living machine) e quello di un qualunque mezzo meccanico, in questo caso un treno. Anche questa volta vengono riciclate alcune sequenze d'animazione “a tema”, ovvero le scene relative al trenino Casey Jr. di Dumbo (1941) o quelle dello short The Brave Engineer (1950). La sequenza iniziale è volta a spiegare come, a differenza delle altre macchine, il corpo umano tenda ad autoripararsi.

Vivere a Lungo

Come da tradizione, ripercorriamo poi la libreria del Grillo, estraendo il volume che spiega i principali gruppi alimentari e riciclando quindi del materiale dal cortometraggio precedente. Decisamente riuscita la sequenza che paragona il nostro corpo ad una vera e propria fabbrica, mostrandoci un confronto tra lo smistamento delle materie prime nella fittizia You Inc., e il viaggio che un boccone di cibo intraprende all'interno del nostro organismo dopo la deglutizione. Infine si ritorna sugli scaffali della biblioteca per l'ultima volta, allo scopo di tracciare un arguto parallelismo fra la garanzia di un qualunque veicolo e la nostra aspettativa di vita. Il Grillo apre un libro sul quale sono stampate alcune norme per vivere sani, e non appena volta pagina appare come per magia una gigantesca “life time guarantee”, concludendo in modo brillante la più complessa fra le serie educative del Mickey Mouse Club.

Nota: la miniserie You and Your serberà ancora un'ultima sorpresa quando, pochi anni dopo, renderà disponibile in 16 mm il cortometraggio sul tatto, misteriosamente saltato in fase di programmazione.