Roger Rabbit
Roger Rabbit
Nel 1988 la Disney produce Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, lungometraggio a scrittura mista che omaggia la golden age dell'animazione, tracciandone un affresco a tinte noir. Il talento degli animatori Disney e l'alta qualità dell'animazione di Richard Williams danno vita al personaggio di Roger Rabbit, star di una fittizia serie di cortometraggi prodotti negli anni 40 dalla Maroon Cartoon, caduto in disgrazia a causa di un losco complotto ordito alle sue spalle. Grazie alla presenza di moltissimi celebri personaggi non disneyani concessi in licenza, il film diventa un cult, e per un certo periodo Roger diventa una mascotte aziendale alla pari di Topolino. La sua popolarità viene meno quando i rapporti con la Amblin, coproduttrice del lungometraggio, si raffreddano, ma prima del ritiro dalle scene di Roger vengono prodotti tre cortometraggi animati a lui intitolati. Si tratta chiaramente di materiale che si immagina essere stato girato negli anni 40, agli studios della Maroon Cartoon, e nei quali vediamo agire Roger Rabbit e Baby Herman come attori. Le citazioni e i cameo si sprecano, ovviamente, e la quarta parete viene rotta di frequente, mentre si omaggia lo humor puramente slapstick di Tex Avery. Sebbene a causa di un paio di battute fuori dalle righe il secondo corto del trittico venga targato Touchstone, ognuno di questi corti è stato animato nell’unità di Florida dei Walt Disney Animation Studios. Un quarto corto, Hare in My Soup, venne cancellato in fase di preproduzione.