Un Nido di Uccellini

Fedele alla Formula

Il 1931 è l'ultima annata per le Silly Symphony in bianco e nero. L'anno successivo infatti con Flowers and Trees arriverà il colore e a questo corrisponderà anche un cambiamento strutturale per l'intera serie. Per il momento però siamo ancora in una fase di stallo, gli animatori hanno fiutato il potenziale della serie ma tardano a metterlo in pratica, ricorrendo a schemi già consolidati. Birds of a Feather segue fedelmente la formula impostata l'anno precedente per corti come Frolicking Fish o Monkey Melodies, proponendo un quadretto naturalistico in cui vediamo gli animali danzare, almeno fino all'entrata in scena dell'elemento di disturbo. Il tema del cortometraggio questa volta sono i volatili, di ogni tipo, forma o dimensione, che cinguettano serenamente all'interno di uno stesso ambiente. La musica attinge da diversi brani quali la celebre Barcarola di Offenbach, Birds and the Brook di R.M.Stults, The Chicken Reel di Joseph M. Daly, Furioso di John S. Zamecnik, Flower Song di Gustav Lange.

Uccelli Disney

Come si è già visto in corti come Arctic Antics, Monkey Melodies o Night, variare l'ambientazione o la tipologia di animali rappresentati stimola gli animatori a disegnare specie più complesse e meno stereotipate del solito. In Birds of a Feather abbiamo infatti un bestiario visivamente molto vario: cigni, folaghe, tucani e pavoni, senza dimenticare il pollame di varia foggia. Il disturbatore stavolta è un falco, che rapisce un pulcino nero, innescando un conflitto con lo stormo di volatili che si coalizzerà contro di lui. Birds of a Feather non sarà l'ultima Silly Symphony incentrata sugli uccelli: l'anno successivo verrà realizzato The Bird Store, mentre nell'era del colore avremo la consacrazione definitiva di questo tema, con il bellissimo Birds in the Spring (1932). Curiosamente, la trasposizione a fumetti di quest'ultimo cortometraggio, apparsa sulle tavole domenicali statunitensi nel 1934, sarà intitolata Birds of a Feather, generando qualche confusione.