Paperino e lo Scalognofugo Triplo

Spiegare la Fortuna

In occasione dell’anniversario di Gastone, Don Rosa si ritrova tra le mani un personaggio molto difficile da celebrare. Creato cinquant'anni prima da Carl Barks, il fortunatissimo cugino di Paperino era una via di mezzo tra un dandy vanesio e un completo fannullone, che utilizza la sua buona sorte per scansare le asprezze della vita. Un personaggio di fatto negativo, perfetto per far imbestialire Paperino, ma anche rappresentativo di quelle persone che, pur non avendo alcun merito, si sentono al di sopra di tutti e la fanno franca.

La celebrazione donrosiana acquisisce un sapore filologico, dal momento che l’autore si ritrova a dare una spiegazione concreta della prodigiosa buona stella del papero. Come suggerito nella Saga, la fortuna viene ricondotta alla madre Daphne, ma attraverso alcuni flashback scopriamo che a sua volta l’aveva ottenuta tramite “lo scalognofugo triplo” del titolo, un simbolo benaugurale dipinto sul granaio della fattoria di Nonna Papera.

Gastone Sfortunato

I flashback ambientati alla fattoria ci mostrano alcune scene decisamente tabù per gli attuali standard del fumetto disneyano: Don Rosa torna a disegnare il marito defunto di Nonna Papera, e suggerisce addirittura un “parto papero” nella scena in cui fuoricampo sentiamo venire al mondo la piccola Daphne. Ma al momento di mettere da parte la sua mitologia papera e venire finalmente al dunque, si scontra con una delle principali difficoltà che da sempre gli autori disneyani trovano nella gestione del personaggio di Gastone: l’impossibilità di renderlo un vero protagonista, data la sua immunità verso qualsiasi tipo di conflitto narrativo.

Barks era riuscito a donargli una debolezza, anche solo attraverso una gag paradossale in Paperino e l’Amuleto del Cugino Gastone, Rosa invece ripiega in quello che è da sempre un tormentone di molte storie italiane incentrate su di lui: renderlo temporaneamente sfortunato. Lo fa però a modo suo, dando al fenomeno una spiegazione di natura “tecnica”, legandolo allo Scalognofugo del titolo e limitando il problema al giorno del suo compleanno. Non contento, camuffa l’idea dietro una patina scientifica, tirando in ballo il calcolo delle probabilità, la statistica e altri gustosi tecnicismi.

Il Rosaverse

Don Rosa struttura la vicenda come se fosse una tipica breve dal sapore slapstick in stile Lillehammer o Super Segugio: una situazione via via più assurda viene reiterata fino a raggiungere contorni esilaranti e grotteschi. Gastone fugge di qua e di là per allontanarsi dalla sua festa di compleanno, andando incontro a incidenti sempre più assurdi, che fanno della loro improbabilità la loro ragion d’essere. Il calcolo probabilistico viene tirato in ballo più e più volte, persino nella vignetta finale, e richiama l’approccio al concetto di fortuna già avuto dall’autore nel finale della Fortuna Sott’Olio.

Se l'obiettivo della storia era rendere Gastone più simpatico, non si può dire che sia perfettamente riuscito. Il fortunatissimo personaggio resta spigoloso, anche se le preoccupazioni a cui viene sottoposto gli restituiscono un po’ di umanità. Inoltre vanno notati un paio di dettagli che sottolineano la solidità dell’universo donrosiano: Paperone conserva i vuoti delle bottiglie come faceva in Il Genio del Compleanno, mentre la ragazza dell'aeroporto è la stessa che compare in Una Questione di Estrema Gravità e che ricomparirà ancora. Insomma, il Rosaverse è una realtà anche nei piccoli dettagli.

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Donald Duck - The Sign Of The Triple Distelfink
  • Anno: 1998
  • Durata:
  • Storia:
Nome Ruolo
Don Rosa Disegni; Storia