Zio Paperone una Questione di Estrema Gravità

Il Ritorno di Amelia

Dopo una serie di avventure di respiro, Don Rosa realizza una storia decisamente più breve, solo sedici tavole, e ambientata interamente a Paperopoli. L’orizzonte più modesto non deve, però, ingannare, perché il risultato raggiunto va oltre ogni più rosea aspettativa, diventando una delle storie più riuscite di Don Rosa, e l’emblema del suo immenso potenziale narrativo.

La vicenda vede il ritorno in scena di Amelia, con un nuovo piano per impadronirsi del decino di Paperone. L’autore del Kentucky continua nel suo utilizzo “filologico” di Amelia, che più che una strega vera e propria, somiglia invece a un’alchimista, e come tale utilizza artefatti e pozioni dalle provenienze più disparate, ma con effetti molto specifici. In questo caso, una speciale bacchetta sconvolge la normale forza di gravità a cui sono sottoposti Paperone e Paperino, ruotandone gli effetti di novanta gradi.

Precipitare in Orizzontale

La storia entra quindi a far parte direttamente del filone scientifico donrosiano, come del resto era già accaduto a un’altra storia con Amelia, Su un Piatto d’Argento. L’autore non si limita a presentare una situazione assurda, ma si preoccupa di rendere plausibile ogni dinamica, portando lo spunto alle sue estreme conseguenze.

I paperi si trovano quindi ad attraversare la città correndo sulle pareti degli edifici e provano autentico terrore quando si trovano a corto di ostacoli fisici in grado di bloccare la loro caduta orizzontale. Don Rosa si diverte ad esplorare ogni pertugio creativo dello spunto in questione, mettendo in piedi immagini d’impatto e portando la narrazione verso sviluppi verosimili che al lettore non verrebbero mai in mente.

Dividere la Tavola

La forza di Don come narratore si conferma anche nel comparto grafico, dal momento che la classica gabbia a quattro strisce viene rielaborata in una modalità del tutto inedita, approccio già usato, in maniera limitata solo al colore, in Tempo Rubato. Nove tavole su sedici vengono infatti spezzate in due metà: la parte in alto assume il normale punto di vista dei paperopolesi, che vedono i paperi precipitare di lato, mentre la parte in basso è formata da tre lunghe vignette verticali, che ribaltano il punto di vista, mostrandoci la prospettiva di Paperino e Paperone. Don Rosa cerca di rendere la vicenda il più comprensibile possibile, utilizzando ogni mezzo che il medium fumetto offre.

Una Questione di Estrema Gravità è una delle storie più felici e narrativamente fluide dell’autore, e un istantaneo classico del fumetto disneyano. Rosa continuerà a giocare con la fisica, con la gabbia della tavola e con le prospettive ardite anche in altre sue future storie, tra cui ricordiamo La Moneta e soprattutto Zio Paperone - Un Problema di Memoria, vero e proprio erede morale della storia in oggetto, basata su un meccanismo molto simile ma dagli sviluppi inediti e geniali.