Il Mestiere di Papà
La Nascita di Junior
Con Fathers Are People il ciclo di George Geef tocca una tappa molto importante. Fra i temi trattati dagli artisti Disney nella loro decostruzione dell'uomo medio non poteva infatti mancare la paternità, ed ecco che in questo delizioso How To il buon George diventa padre. La novità non rimarrà confinata a quest'unico short, ma costituirà un importante elemento di continuity di cui si terrà conto anche nei cortometraggi successivi. Il figlio di George verrà chiamato semplicemente Junior, e sarà rappresentato come un piccolo canide di pelo rosso. Il suo temperamento varierà molto a seconda delle situazioni: a volte lo vedremo obbediente ed entusiasta, altre volte dispettoso e sadico, come solo un bambino può essere. Queste incoerenze non danneggeranno in alcun modo il personaggio, ma contribuiranno a rendere Junior un modello di bambino assolutamente realistico. Il corto è l'ennesima dimostrazione della grande capacità degli artisti di fare satira. Nella prima metà vediamo infatti tutte le principali fasi che si attraversano dopo il lieto evento: l'annuncio entusiasta in ufficio, in cui i colleghi vengono a congratularsi solo per scroccare i sigari, e l'inizio dello spietato tran tran, capace di portare George sull'orlo dell'esaurimento nervoso.
La Pedagogia di George
Dopo un'ellissi narrativa di qualche anno, entriamo nella seconda parte del corto, in cui ci vengono mostrate le “delizie” della paternità nella loro fase avanzata. Temi di questa metà sono i burrascosi rapporti con gli altri padri, e i metodi educativi con cui George tenta invano di farsi rispettare dal figliolo. Junior si trasforma quindi in un vero e proprio personaggio, diventando protagonista di una serie di divertenti sketch incentrati sulle sue monellerie. Sebbene lo status quo di Mr. Geef veda con Junior una netta evoluzione, graficamente viene compiuto un passo indietro. Nell'ottica di riavvicinare il design di George a quello di Pippo, gli animatori gli restituiscono le orecchie a penzoloni che nel decennio precedente erano apparse e scomparse a intermittenza, per venire del tutto eliminate con Home Made Home (1951). Evidentemente questi continui ritocchi grafici stanno mandando in confusione gli artisti, dal momento che in svariate sequenze dello short le orecchie saranno ancora una volta assenti. Fathers Are People è un'altra ottima aggiunta al ciclo di Mr. Geef. Sebbene l'entrata in scena di un monello rischi di portare la serie verso un binario convenzionale e già visto, non ci sarà alcuna banalizzazione e gli autori non perderanno mai di vista quella satira arguta che è ormai il marchio di fabbrica dei corti di Pippo.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Fathers are People
- Anno: 1951
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Jack Kinney
- Storia: Dick Kinney, Milt Shaffer
- Musica: Paul Smith
- Animazione: Ed Aardal, Fred Moore, George Nicholas, John Sibley
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Ed Aardal | Animazione |
Walt Disney | Produttore |
Ray Huffine | Fondali |
Dick Kinney | Storia |
Jack Kinney | Regista |
Fred Moore | Animazione |
George Nicholas | Animazione |
Milt Shaffer | Storia |
John Sibley | Animazione |
Paul Smith | Musica |
Al Zinnen | Layout |