Topolino in Vacanza Incivile

L’Ultimo Dick Shaw

Dopo circa sei mesi di gag autoconclusive o labilmente collegate, la striscia di Topolino torna a presentare una vera e propria storia. Non si tratta di una vicenda particolarmente lunga, né di respiro granché ampio: dura soltanto un mese e vede Topolino portare i suoi nipotini in campeggio, per vivere come ai tempi dei pionieri. Uno spunto molto simile a Unhappy Campers, breve arco narrativo del 1939 analogo nei temi e nell’umorismo.

Non c’è da stupirsi che il ritorno della continuity avvenga con un racconto di basso profilo: la guerra sta ancora facendo sentire tutto il suo peso, i giornali escono con maggior difficoltà, la carta è razionata e gli artisti sono al fronte. Si tratta in ogni caso dell’apporto più strutturato di Dick Shaw alla striscia, nonché la chiusura della sua collaborazione al fianco di Gottfredson, che a partire dal prossimo arco troverà in Bill Walsh il suo partner definitivo.

Addio Tap!

I protagonisti indossano per tutto il ciclo dei cappelli in pelliccia di opossum, richiamando lo stile dei celebri eroi americani come Daniel Boone e ovviamente Davy Crockett, su cui ben presto Walt Disney costruirà un mito televisivo. Le gag che compongono la storia sono decisamente più collegate rispetto a quanto visto in passato in racconti di questo tipo. Per tutta la vacanza infatti Mickey si trova a doversi difendere dall’assalto di un indiano maneggione, che al fianco del suo orso ammaestrato riesce con mille mezzucci a spillargli soldi, vendendogli i suoi servizi. Si tratta di un modesto tentativo di raccontare il disincanto, mettendo a confronto gli ideali nostalgici dei tempi andati con l’arido presente, fatto di avidità e consumismo.

Ma non è solo Dick Shaw a uscire di scena, anche i nipotini di Topolino vedono in questa breve storiella la loro ultima apparizione in coppia. Per non sovrapporsi troppo a quanto Taliaferro stava facendo con Qui Quo e Qua, Gottfredson deciderà infatti che un nipotino è più che sufficiente. A partire dalla Cassetta Elettronica rimarrà solo Tip (Morty) caratterizzato come un piccolo appassionato di meccanica, mentre di Tap (Ferdie) non ci sarà traccia. L’idea di Floyd è quella di farlo rispuntare fra qualche tempo, giustificando la sua assenza per motivi di studio e trasformandolo in un piccolo intellettuale, ma l’intento si perderà per strada e il duo tornerà ad esistere solo nella produzione per i comic book.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Mickey Mouse's Wild Holyday
  • Anno: 1943
  • Durata:
  • Storia: ,
Nome Ruolo
Floyd Gottfredson Disegni; Storia
Dick Shaw Storia