Hair-Jitsu

Capelli da Combattimento

Hair-Jitsu è basato su un’idea semplice ma efficace: il disagio di una piccola capellona alla sua prima esperienza dal barbiere. Ottavo corto del ciclo Short Circuit, è il progetto personale di Brian Estrada, che fino a quel momento era stato un assistente di produzione. Una delle idee di questo nuovo programma sperimentale è infatti quello di accogliere proposte provenienti da qualsiasi direzione della classica filiera produttiva, in modo da scovare i talenti nascosti dello studio. Hair-Jitsu si dimostra uno dei migliori del lotto: la piccola, di ritorno da un allentamento di Ju-Jitsu viene portata dalla madre a tagliarsi i capelli e immagina che il barbiere sia un mostruoso criminale, capo di un esercito di ninja pronti a raparla contro la sua volontà. Nella mente della bimba prende vita una furiosa battaglia contro l’esercito nemico, che lei tenterà di sovrastare grazie alla sua massa di capelli, che per l’occasione magicamente prende vita.

Due Piani di Realtà

L’idea dei capelli in assetto di combattimento ricorda per certi versi un vecchio teaser trailer di Tangled (2010) che dieci anni prima aveva proposto uno spunto molto simile, assente tuttavia nel film finito. Graficamente parlando, siamo di fronte all’ennesimo corto che propone un ibridismo tra tecniche, solo che in questo caso i diversi stili che vengono alternati hanno una giustificazione narrativa: le sequenze ambientate nella realtà sfoggiano una tradizionale CGI, quelle di fantasia sono renderizzate a tinte piatte e ricordano i concept e i color test che già furono il punto di riferimento grafico del bellissimo Feast (2014). Divertente, dinamico ed esteticamente impeccabile, Hair-Jitsu si ricorda volentieri anche per il personaggio del barbiere, reso ottimamente sia nella sua versione angelica che in quella demoniaca.