Riposo, Dolce Riposo
Dormire all'Addiaccio
Wide Open Spaces è un altro cortometraggio appartenente al filone di Jack King, dunque distante dalle classiche contese con comprimari animali in mano a Jack Hannah. Dopo aver esplorato perfettamente il rapporto tra Paperino e Paperina in Sleepy Time Donald e Donald's Dilemma, ecco che l'attenzione si sposta nuovamente in quella categoria di cortometraggi surreali in cui Paperino era costretto a combattere la cattiva sorte, un nemico invisibile che fa in modo che ogni situazione o oggetto inanimato si ribelli al suo volere. Questo approccio aveva dato risultati straordinari in Early to Bed (1941) e Donald's Tire Trouble (1943), dei quali questo short sembra voler costituire la summa, dato lo scenario e lo spunto di partenza. In apertura troviamo Paperino che in piena notte cerca asilo in un motel, salvo rimanere disgustato dal prezzo salato di una semplice brandina. Allontanatosi dall'albergo, raggiunge con l'auto una radura, dove tenterà di passare una notte sotto le stelle, armato di pompa e materassino, senza sapere che di lì a poco ogni più piccolo elemento cospirerà contro di lui.
Gag Paradossali
Come spesso accade con i cortometraggi nati dall'amore per il paradosso, siamo di fronte all'ennesima perla umoristica, in cui il senso dell'assurdo raggiunge livelli davvero incredibili. Sono moltissime le gag memorabili che si susseguono a ritmi concitati: si ricorda in special modo il sasso che spunta magicamente da sotto il giaciglio, causando un bozzo nel torace di Paperino, o la trasformazione della sua automobile in auto d'epoca, dopo esser stata schiacciata da un masso. Il finale in cui il materassino spicca il volo e riporta Paperino dritto al motel, pronto per pagare il conto della brandina che non ha usato, è davvero raffinato, e dimostra una certa attenzione nella costruzione di una trama “circolare”. Dopo Early to Bed e questo Wide Open Spaces, l'anno successivo uscirà un terzo cortometraggio basato ancora una volta sulle difficoltà di Paperino nel prendere sonno: la straordinario Drip Dippy Donald (1948). Lo short costituirà una delle ultime regie di Jack King, che di lì a poco si ritirerà, lasciando a Jack Hannah campo libero per continuare il suo lavoro su Donald Duck.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Wide Open Spaces
- Anno: 1947
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Jack King
- Storia: MacDonald MacPherson
- Musica: Oliver Wallace
- Animazione: Paul Allen, Emery Hawkins, Jack Huber, Sandy Strother, Don Towsley
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Paul Allen | Animazione |
Walt Disney | Produttore |
Howard Dunn | Layout |
Don Griffith | Layout |
Emery Hawkins | Animazione |
Jack Huber | Animazione |
Jack King | Regista |
MacDonald MacPherson | Storia |
Sandy Strother | Animazione |
Don Towsley | Animazione |
Oliver Wallace | Musica |