A Cowboy Needs a Horse
Un West Onirico
Con A Cowboy Needs a Horse lo studio produce un nuovo special cartoon di carattere musicale. A differenza del precedente Jack and Old Mac, questa volta viene portata in scena un'unica sequenza più lunga. A dirigere il corto è ancora Bill Justice, mentre ad occuparsi della musica troviamo George Bruns, che si candida così a diventare una costante nelle colonne sonore del periodo. Bruns confeziona un tema piuttosto orecchiabile, che aiuta a immergere lo spettatore nelle atmosfere western così come se le immaginerebbe un bimbo. La felice intuizione alla base dello short è infatti quella di entrare nel sogno di un bambino, un po' come già era avvenuto più di vent'anni prima con Lullaby Land (1933). Nella prima parte vediamo una matita disegnare intorno al piccolo protagonista tutto l'occorrente per trasformarsi in un eroico cowboy, dopodiché si passa a mostrare le avventure da lui vissute e la componente onirica e metanarrativa si riduce. Uno dopo l'altro sfilano tutti i principali cliché del cinema western: gli scontri con gli indiani, il calumet della pace, l'assalto alla diligenza, l'incidente ferroviario, la cattura dei banditi e via dicendo, fino alla scena conclusiva che in modo circolare ci riporta al punto di partenza, la cameretta del bambino.
Basso Budget
Sul fronte grafico, anche questa volta vengono adottate soluzioni estreme, che rendono palese il pessimo stato in cui versava il mercato dei cortometraggi. L'utilizzo dell'animazione limitata e il design fortemente stilizzato di sfondi e personaggi però non disturba, dimostrandosi molte spanne sopra l'eccessivo Jack and Old Mac. Ci sono alcune sequenze riciclate, la più evidente delle quali è senza dubbio quella degli indiani, presi di peso dal corto di Pippo Californy 'er Bust (1945), tuttavia la resa finale è analoga a quella dei cortometraggi del Grillo Parlante, trasmessi all'interno del varietà Mickey Mouse Club (1955) in quegli stessi anni. A Cowboy Needs a Horse chiude in un certo senso la fase più povera per l'animazione disneyana. A partire dall'anno successivo, la produzione sistematica di cortometraggi cesserà, per tornare in auge occasionalmente e spesso con lavori di durata superiore rispetto a quello che era stato lo standard dello studio per tanto tempo. Queste nuove produzioni abbandoneranno il classico formato da sette/otto minuti, e presenteranno un minutaggio vario, capace di passare dalla decina di minuti alla mezz'ora, raggiungendo la tipica durata delle cosiddette featurette (mediometraggi).
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: A Cowboy Needs a Horse
- Anno: 1956
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Bill Justice
- Storia: Dick Kinney, Roy Williams
- Musica: George Bruns, Paul Mason Howard, Billy Mills
- Animazione: Al Coe, Fred Hellmich, Cliff Nordberg, Jack Parr
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Xavier Atencio | Layout |
George Bruns | Musica |
Al Coe | Animazione |
Al Dempster | Fondali |
Walt Disney | Produttore |
Fred Hellmich | Animazione |
Paul Mason Howard | Canzoni |
Ralph Hulett | Fondali |
Bill Justice | Regista |
Dick Kinney | Storia |
Billy Mills | Canzoni |
Cliff Nordberg | Animazione |
Jack Parr | Animazione |
Roy Williams | Storia |