La Voce Magica di Paperino
La Voce di Paperino
Donald's Dream Voice è il penultimo cortometraggio di Paperino che vede Jack King alla regia. Sotto la sua direzione viene visitato ancora una volta il “filone di platino”, che negli anni precedenti ci ha regalato alcuni dei più grandi capolavori della sua carriera, come Donald's Crime (1945) o Donald's Dilemma (1947). Lontano dalle solite dispute con piccoli animali e oggetti ribelli, il papero con la casacca era stato calato in storie decisamente più strutturate, con un umorismo dai risvolti psicologici e molto distante dal consueto slapstick. Motore principale per queste sue rare ma gustose incursioni in un territorio più ambizioso era Paperina, il cui ruolo di fidanzata ben si adattava a mandare Donald in confusione, portandolo talvolta a vere e proprie crisi d'identità, come in Cured Duck (1945) o in Donald's Double Trouble (1946). Donald's Dream Voice affronta uno dei problemi più spinosi per Paperino: la sua incomprensibile voce. Il verso starnazzante che Clarence Nash era in grado di modulare, dando forma a frasi di senso compiuto, accompagnava Donald sin dal suo esordio in The Wise Little Hen (1934), e da un lato ne aveva rappresentato un punto di forza, ma dall'altro era sicuramente un grosso limite.
Fidanzata e Amica
In questo short troviamo Paperino nel ruolo di un venditore di spazzole porta a porta, i cui sforzi vengono puntualmente vanificati dalla incapacità di esprimersi. Già nei precedenti corti del filone la questione della voce era stata suggerita, mostrandoci Paperino che, per gag o con diversi espedienti narrativi, parlava in modo normale. Ma qui è la prima volta che la cosa viene problematizzata e direttamente affrontata. Un ruolo molto importante in tutto questo è ricoperto da Paperina: sebbene appaia soltanto in una scena, la sua presenza aleggia costantemente per tutto il cortometraggio. La papera vezzosa è ormai considerata un personaggio completamente positivo, specialmente dopo esser stata protagonista di Sleepy Time Donald e Donald's Dilemma (1947). La vediamo qui comportarsi ottimamente con il fidanzato, facendogli da affettuosa confidente, motivandolo e incoraggiandolo a non demordere. Difficilmente rivedremo tra i due un'interazione così credibile e positiva: in futuro, infatti, il personaggio conoscerà nei fumetti caratterizzazioni molto più caricaturali e negative.
Posso Parlare!
Il punto di svolta della vicenda è rappresentato dalle miracolose pillole (marchiate ancora una volta Ajax) che Paperino si ritrova ad acquistare per poter cambiare voce. Finalmente lo vediamo, padrone di sé, parlare con un timbro vocale comprensibile e incredibilmente virile, deciso a usare questo sistema per fare a Paperina la tanto attesa proposta di matrimonio. Interessante inoltre che la prima frase di questa sua nuova vita sia proprio “Posso parlare!”, lasciando intendere che a impedirglielo fino a quel momento fosse stato una sorta di handicap. Chiaramente le pillole avranno un effetto limitato nel tempo, e Paperino le finirà prima di poter fare la proposta a Paperina, lasciando spazio ad una seconda parte decisamente più slapstick. Quest'ultima sequenza, decisamente più convenzionale, ci mostra Paperino che rincorre disperatamente l'ultima pillola per le strade della città, ritrovandosi alle prese prima con un energumeno e infine con una mucca, che ingoierà accidentalmente il medicinale. Dopo la gag della mucca il cortometraggio si chiude improvvisamente, lasciando in sospeso gli interessanti sviluppi che si erano profilati all'orizzonte.
Uno Sguardo al Futuro
Quello di Donald's Dream Voice è sicuramente un finale brusco e un po' sottotono rispetto alle premesse iniziali, ma questo non intacca la validità del corto, che rimane uno dei migliori della filmografia di Donald Duck. La questione della voce continuerà a costituire per Paperino una limitazione, precludendogli delle strade e arrivando persino a farlo escludere dal cast regolare del serial tv DuckTales (1988). Nei fumetti l'assenza di audio non peserà in alcun modo sulla sua carriera avventurosa, tuttavia nella storia Paperino e il Multivox 2222 (1996), scritta da Fabio Michelini e disegnata da Massimo De Vita, verrà fatto nuovamente riferimento a questo suo problema. Donald's Dream Voice rappresenta inoltre il canto del cigno per il personaggio di Paperina, che con l'uscita di scena di Jack King verrà purtroppo messa da parte. La rivedremo più tardi in Crazy Over Daisy (1950) e Donald's Diary (1954), in cui però verrà calata in ruoli alternativi e non del tutto positivi. Nella produzione fumettistica e in quella televisiva di fine secolo il personaggio continuerà ad essere dipinto come una capricciosa caricatura della femminilità, e per tornare a vederla risplendere come un tempo sotto le insegne WDAS toccherà aspettare Mickey’s Christmas Carol (1983), ma soprattutto la sua maestosa interpretazione in Fantasia 2000.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Donald's Dream Voice
- Anno: 1948
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Jack King
- Musica: Oliver Wallace
- Animazione: Ed Aardal, Paul Allen, Emery Hawkins, Frank McSavage
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Ed Aardal | Animazione |
Paul Allen | Animazione |
Merle Cox | Fondali |
Walt Disney | Produttore |
Don Griffith | Layout |
Emery Hawkins | Animazione |
Jack King | Regista |
Frank McSavage | Animazione |
Oliver Wallace | Musica |