Glago's Guest

Lo Short Program si Inceppa

Glago’s Guest è il secondo short messo in lavorazione nell'ambito del programma di rilancio dei corti WDAS, inaugurato con How to Hook Up Your Home Theatre (2007) nei primi anni della gestione Lasseter. È anche il primo cortometraggio Disney ad esser realizzato completamente in CGI dai tempi di Oilspot & Lipstick, che nel 1987 costituì uno dei primissimi test di animazione digitale avuti allo studio. Si tratta inoltre del primo lavoro come regista per Chris Williams, la cui buona riuscita portò l’artista a co-dirigere Bolt e molti successivi lungometraggi WDAS. Ed è proprio a Bolt che il corto sarebbe dovuto essere abbinato nelle sale, dopo una prima proiezione in anteprima al festival di Annecy.

Le cose andarono però diversamente, e forse a causa di una ricezione non ottimale avuta dal pubblico della manifestazione, che potrebbe averlo trovato ostico, Glago’s Guest non raggiunse mai le sale americane insieme a Bolt, lasciando questo onore al pixariano Tokyo Mater, appartenente alla serie dei Cars Toons. Questo cambio di piani sancì il destino di Glago’s Guest, che finì nel triste limbo dei corti mai distribuiti e in breve tempo svanì dalla memoria, diventando uno degli “inafferrabili” della filmografia disneyana. Nel 2023 tuttavia ne spunta in rete una copia di straforo, dando finalmente modo ad appassionati e studiosi di colmare dopo quindici anni la lacuna. Poterlo finalmente visionare è una fortuna e permette di fare ipotesi su cosa all’epoca possa essere andato storto.

Seriosa Siberia

Nel 1924, in una gelida stazione di guardia siberiana, il barbuto Glago passa le giornate facendo il suo lavoro in totale solitudine, almeno fino a che non riceve una visita dalle stelle. Quello che a prima vista sembra voler essere un elemento di disturbo nella sua tranquilla routine, si rivelerà una vera e propria benedizione, facendo vivere a Glago un breve momento epifanico. È un cortometraggio muto, in cui i silenzi sono importanti, e aiutano lo spettatore a calarsi nella quotidianità monotona e alienante di Glago. Lo stile narrativo scelto da Williams è leggermente più serioso rispetto dello standard disneyano, e questo investe non solo la narrazione ma anche il comparto visivo.

La direzione artistica, curata da Andy Harkness, conferisce al corto un look decisamente sobrio: il protagonista, la sua casa e l’astronave sono elementi scuri che si stagliano sulle bianche distese innevate della Siberia, creando un contrasto fortissimo. Il design di Glago è inoltre ben lontano dall’estetica cartoon tipica di quei primi anni di animazione digitale, andando in una direzione più realistica. La folta barba, le sopracciglia cespugliose e il suo pesante abbigliamento, tuttavia, mascherano molto bene qualsiasi eventuale disagio nell’animazione della figura umana, tallone d’Achille di quella fase artistica. Vederlo danzare sulle note di Kalinka nella sequenza finale avrebbe potuto mettere a nudo le limitazioni tecniche e invece dopo molti anni funziona ancora molto bene. Glago’s Guest costituisce sicuramente un’anomalia nel percorso artistico WDAS, ma per certi versi anticipa la parentesi autoriale che molti anni dopo si avrà grazie al ciclo degli Shortcircuit. In ogni caso rimane uno dei lavori più insoliti e degni di attenzione mai usciti dai portoni dell’hat building.

Scheda revisionata il 15 Luglio 2024.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Glago's Guest
  • Anno: 2008
  • Durata:
  • Produzione: John Lasseter, DoeriWelchGreiner Welch Greiner, Chuck Williams
  • Regia: Chris Williams
  • Storia:
  • Supervisione dell'Animazione: Steven Hornby
Nome Ruolo
Scott Beattie Layout
Joe Bowers Animazione
Ian J. Coony Supervisione agli Effetti d'Animazione
Bob Davies Animazione
Karen P. DeJong Sviluppo Visivo
Andy Harkness Direzione Artistica
Darin Hollings Supervisione Effetti Speciali
Steven Hornby Supervisore all'Animazione
David Hutchins Supervisione agli Effetti d'Animazione
Brian Jefcoat Supervisione TD Modeling
Claire Keane Sviluppo Visivo
Scott Kersavage Supervisione CG
Jennifer Kesinger Layout
Sang-Jin Kim Progettazione Personaggi
Michael R. King Supervisione CG
John Lasseter Produttore Esecutivo
Kevin Lee Effetti d'Animazione
Cristy Maltese Sviluppo Visivo
Marcie Matsui Layout
Steven J. Meyer Animazione
Gregory C. Miller Sviluppo Visivo
Robert Neuman Supervisione Stereoscopia
Sai Ping Lok Sviluppo Visivo
Scott Robideau Animazione
Joe Sandstrom Animazione
Tony Smeed Animazione
Yun-Chen Sung Supervisione Tecnica
Raffaello Vecchione Maquette
DoeriWelchGreiner Welch Greiner Produttore Associato
Chris Williams Regista; Storia
Chuck Williams Produttore
Gil Zimmerman Supervisione Layout