Topolino Incontra Pluto
Arriva Pluto
Nel mondo disneyano è difficile riuscire a individuare il preciso momento in cui un personaggio, normalmente percepito come parte del cast fisso, è effettivamente entrato a farne parte. Lo stesso Pluto, prima di avere il suo debutto ufficiale animato in The Moose Hunt, era stato introdotto in versione non definitiva nei corti The Chain Gang e The Picnic. Nei fumetti c’è però un momento specifico in cui il cucciolone entra a far parte della continuity disneyana, ed è la striscia dell’8 luglio 1932.
Topolino torna a casa dopo la sua esperienza nel circo e viene seguito a sua insaputa da un randagio che di lì a poco diventerà il suo amico più inseparabile. Inizialmente Minni lo scambierà per un regalo destinato a lei, ma presto l’equivoco sarà chiarito e Pluto verrà ritenuto a tutti gli effetti il cane di Topolino. L’aspetto che Gottfredson attribuisce al botolo è fedele a quello che Norman Ferguson ha progressivamente definito negli ultimi cortometraggi animati.
Intermezzi Pluteschi
Per introdurre meglio il nuovo personaggio, Gottfredson arriva a dedicargli un breve blocco di strisce di una decina di giornate (due delle quali tuttavia incentrate su altro). Si tratta di piccole gag autoconclusive in cui possiamo individuare alcuni momenti topici della vita di Pluto: nella striscia del 13 luglio Topolino lo chiama per la prima volta con questo nome, in quella del 17 luglio vediamo la costruzione della sua storica cuccia, e così via. Il tutto in preparazione della successiva lunga avventura, Topolino e gli Zingari, in cui il cast di amici di Mickey, ora finalmente nutrito, parte per la villeggiatura.
In questo periodo Gottfredson viene chinato da Al Taliaferro, che in pochi anni diventerà l’autore della striscia dedicata a Paperino. È interessante notare come, anche in futuro, ci saranno altri brevi blocchi di strisce dedicate a Pluto. Si tratta per il maestro dello Utah di un buon modo di alternare vicende di ampio respiro e storie più leggere. Infatti, nel 1933, nel 1934, nel 1944 e nel 1955, Pluto continuerà a svolgere questo ruolo di personaggio cuscinetto collocato tra archi narrativi più complessi.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.
Scheda tecnica
- Titolo originale: Pluto the Pup
- Anno: 1931
- Durata:
- Storia: Floyd Gottfredson
Credits
Nome | Ruolo |
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Floyd Gottfredson | Disegni; Storia |