Topolino e gli Zingari
Gli Amici di Topolino
Dopo una parentesi composta perlopiù da storie brevi e situazioni leggere, la striscia di Topolino si prepara ancora una volta ad affrontare una lunga continuity, che si dipanerà per più di tre mesi. Sin dalla prima vignetta, con quel riferimento al nuovo cane di Topolino, sembra che Gottfredson abbia acquisito la consapevolezza che negli ultimi quattro anni è stato fatto un bel lavoro sul cast regolare e che adesso è il momento di raccoglierne i frutti. Topolino, Minni, Pluto, ma soprattutto Orazio e Clarabella: il gruppo degli amici di Topolino si è ufficialmente formato, e può essere finalmente spedito insieme in vacanza per vivere un’avventura all’aria aperta.
Si tratta del primo uso così intensivo e prolungato della mucca e del cavallo, dopo il loro utilizzo incerto nella Valle Infernale. La loro psicologia era ben chiara già in quella storia, ma qui Floyd Gottfredson può finalmente divertirsi con loro, esplorandoli a 360°. La storia a fumetti, come spesso accade, è legata a doppio filo con quanto nel frattempo il reparto animazione sta realizzando. Diversi sono i cortometraggi a cui si fa riferimento, come Fishin’ Around, con la sequenza del vecchio sceriffo, o The Beach Party in cui vediamo il gruppetto già formato e pronto per l’estate. Sarà però un corto futuro a trasporre nel modo più fedele le atmosfere vacanziere di questa storia, quel Camping Out che nel 1934 metterà la banda di Mickey contro un intero esercito di zanzare.
Doppia Coppia
Topolino e gli Zingari è sicuramente una delle letture più immersive di questa prima fase della produzione gottfredsoniana. La prima metà, pur composta principalmente da gag slapstick e autoconclusive, riesce a far familiarizzare alla perfezione con questo gruppo di amici. Pose dinamiche e trovate umoristiche, unite a un certo gusto per la rappresentazione dei paesaggi, aiutano il lettore ad addentrarsi nella vicenda. La sequenza offre un esempio della padronanza che Gottfredson ha acquisto nel tempo sia sul versante grafico che narrativo. I personaggi poi sono caratterizzati alla perfezione.
Clarabella è una rappresentazione grottesca dell’universo femminile: ciarliera, ingenua, credulona, fintamente leziosa. Orazio invece fa lo spaccone, lo xenofobo, l’uomo che sa riparare tutto ma non sempre con brillanti risultati, anche lui una caricatura impietosa dei presunti ruoli che tradizionalmente si affibbiano al suo genere. La chimica tra i due è però esilarante. Le strisce in cui Clarabella rimprovera e sgrida il fidanzato sbruffone e quelle in cui bisticciano sulla meta del viaggio colgono in pieno la loro psicologia, facendone dei personaggi a tutto tondo. I dialoghi suonano frizzanti, vitali e le interazioni risultano autentiche. Se a questo aggiungiamo quella pennellata volta a sottolineare una certa differenza di età con la coppia di topolini, rappresentazione invece del ben più fresco e spontaneo amore giovanile, si ottiene un affresco umano intrigante e ancora oggi identificativo.
La Minaccia Gitana
Questa lunga introduzione fatta di gag e momenti leggeri serve ad accattivarsi il lettore, “agganciandolo” alla storia come mai prima d’ora. Infatti, quando entrano in scena gli zingari del titolo e l’atmosfera si fa sinistra e angosciosa, ci si ritrova a raccogliere i frutti di questo grosso investimento emotivo. Bisogna ricordare come negli anni 30 lo zingaro rappresentasse il diverso, il temibile nomade che portava nelle città, piccole e grandi, usi e costumi differenti e quindi pericolosi. In questo senso, la rappresentazione dei gitani è stereotipata e certamente non consona ai canoni attuali. Compaiono perfino due svastiche, in quanto simboli religiosi all’epoca non ancora adottati dal nazismo. Interessante anche il desiderio di Gottfredson di mantenere una coerenza di fondo con il resto della narrativa disneyana, non lesinando riferimenti allo Zio Mortimer, che era stato la chiave d’accensione dell’anima avventurosa della strip.
Infatti, quando il capo dei gitani – una donna rappresentata da un maiale e chiamata Queen – scopre da Clarabella che Minni è una ricca ereditiera, scatta il rapimento e il tono si fa cupo: minacciosi coltelli con messaggi infilzati negli alberi, una corsa contro il tempo, un inseguimento notturno con un branco di lupi, combattimenti corpo e corpo e violenza esplicita. Le strisce tra il 12 e il 17 ottobre costituiscono un crescendo di tensione davvero memorabile, che testimonia una forte crescita artistica da parte di Gottfredson. Ci si ritrova a temere davvero per l’incolumità dei due topini, un risultato che oggi sembrerebbe quasi irraggiungibile. Verso la fine si ritorna a un tono più stemperato, grazie all’apporto umoristico di Orazio e Clarabella, che saranno i grandi protagonisti anche dei successivi due blocchi di strisce - più semplici - che Floyd si concederà per tirare il fiato.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.
Scheda tecnica
- Titolo originale: Mickey Mouse and The Ransom Plot
- Anno: 1931
- Durata:
- Storia: Floyd Gottfredson
Credits
Nome | Ruolo |
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Floyd Gottfredson | Disegni; Storia |