Paperino nel Mondo della Matemagica
Paperino Didattico
Nel 1959, tre anni dopo la fine della produzione regolare di short, Paperino torna sul grande schermo nel suo primo mediometraggio, abbinato a Darby O'Gill and the Little People. Donald in Mathmagic Land dura infatti quasi mezz'ora, ed è il primo di due film a sfondo didattico con protagonista il papero alla marinara. Coinvolgere Paperino si rivela una scelta azzeccata dato che, con il suo comportamento ingenuo e un po' superficiale, può farsi portavoce del punto di vista del pubblico, alleggerendo così il tono didattico di tali produzioni. Lo scopo di questa featurette è illustrare l'importanza della matematica, sfatando il luogo comune che la vede come una noiosa materia scolastica, e facendo ben capire che si tratta dello strumento fondamentale con cui gli scienziati “leggono” il mondo. Fra gli storymen del film troviamo anche il nome di Heinz Haber, lo scienziato che aveva collaborato con Walt Disney all'interno della miniserie Tomorrowland, comparendo di persona in Man in Space (1955) e in Our Friend the Atom (1957). In quegli anni Haber era infatti diventato il consulente scientifico di fiducia per Walt Disney, sempre più coinvolto in progetti divulgativi.
Una Terra Esotica
Nella sequenza di apertura troviamo Paperino in tenuta da esploratore, mentre si avventura in un mondo misterioso, dalle forme stilizzate e dai colori freddi. L'ispirazione sembrerebbe venire dal bosco di Tulgey di Alice nel Paese delle Meraviglie (1951), con le opportune modifiche a tema matematico: nei fiumiciattoli galleggiano dei numeri, i fiori hanno l'aspetto di atomi, mentre gli alberi hanno delle... radici quadrate. Dopo questo intrigante preludio, entra in scena la voce fuoricampo che, qualificandosi come il Vero Spirito dell'Avventura, spiega a Paperino che si trova nel mondo della “Matemagica”. Alla reazione scocciata di Donald, che ritiene che si tratti solo di roba da “sgobboni” (Eggheads), lo spirito decide di aprirgli gli occhi e far piazza pulita dei suoi pregiudizi. Inizia così per Paperino un viaggio alla scoperta dei principi matematici e geometrici che regolano il mondo. Tutto viene spiegato con parole molto semplici, ricorrendo a inserti live action e animazioni schematiche, allo scopo di rendere i concetti più chiari possibile, secondo le regole dell'edutainment disneyano.
Sulle Orme di Pitagora
Nella prima tappa di questo viaggio, Paperino viene trasportato nell'Antica Grecia a conoscere Pitagora, il padre della matematica, e il suo entourage di cervelloni che si ritrovano nottetempo per... suonare insieme. Lo Spirito spiega infatti che la matematica sta alla base della musica, e che Pitagora in un certo senso è il fondatore anche di quest'arte. Viene detto inoltre che il pentagramma, ovvero la stella a cinque punte simbolo dei pitagorici, contiene in sé il principio matematico della proporzione aurea, che si trova assai frequentemente in natura. La digressione sul rettangolo aureo e la carrellata di fotografie e riprese in live action che seguono, dimostrano quanto Disney fosse perfettamente in grado di mescolare cultura e intrattenimento, “ipnotizzando” lo spettatore con immagini davvero appaganti. Le strumentali, firmate da Buddy Baker, si rivelano davvero azzeccate, dando all'intero spettacolo un sapore esotico, mistico e decisamente misterioso.
Geometria Ludica
Nella seconda parte viene invece illustrato il modo in cui la matematica e la geometria entrano anche nei giochi. Si comincia con una simpaticissima scena in cui vediamo Paperino, opportunamente calato nei panni dell'Alice di Lewis Carrol, finire all'interno di una grande scacchiera. Si passa poi ad analizzare gli schemi geometrici alla base del biliardo, coinvolgendo per l'occasione anche un attore in carne ed ossa, campione di carambola a tre sponde. Questa parte potrebbe rappresentare l'unica nota dolente dell'intero spettacolo, data la sua eccessiva lunghezza, tuttavia non si può certo dire che sia fatta male, e in ogni caso la sequenza successiva riscatta pienamente il mediometraggio. Il gioco che chiude questa rassegna avviene infatti nella testa di Paperino, ed è basato sull'astrazione mentale. Si gioca con le forme geometriche e si immagina di dar loro volume, trasformandole in solidi e provando a vedere che cosa si otterrebbe impiegandole nella tecnologia moderna. Inoltre, le strumentali di Baker fanno qui un magnifico lavoro, creando suggestioni ipnotiche e a tratti inquietanti.
L'Alfabeto Nel Quale Dio Ha Scritto l'Universo
Paperino nel Mondo della Matemagica è uno dei film educativi più riusciti di sempre, in grado di offrire allo spettatore concetti interessanti e immagini incisive con cui accompagnarli. Sebbene la maggior parte degli elementi presenti sulla scena siano oggetti inanimati o immagini schematiche, le movenze di Paperino non sono in limited animation ma sofisticatissime, in grado di consegnarci un personaggio sempre più vivace ed espressivo. Indimenticabile poi la chiosa finale, in cui vediamo una lunga fila di porte ancora chiuse sulle invenzioni del domani, la cui chiave per aprirle sarà un giorno proprio la matematica. Inoltre, la citazione finale a Galileo, in cui si ricorda che “la matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo”, è poesia pura. Non stupisce quindi che il mediometraggio abbia riscosso un grande apprezzamento, ricevendo per l'occasione anche un adattamento a fumetti disegnato da Tony Strobl. Due anni dopo sarebbe invece uscito il secondo film di questo ciclo divulgativo, Donald and the Wheel (1961), il quale non avrebbe però replicato la magia di quel primo viaggio nel mondo della matematica.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Donald in Mathmagic Land
- Anno: 1959
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Les Clark, Hamilton S. Luske, Joshua Meador, Wolfgang Reitherman
- Storia: Milt Banta, Bill Berg, Heinz Haber
- Musica: Buddy Baker, Robert O. Cook
- Animazione: Bob Carlson, Eric Cleworth, Jerry Hathcock, Bob McCrea, Cliff Nordberg, John Sibley, Harvey Toombs
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Buddy Baker | Musica |
Milt Banta | Storia |
Bill Berg | Storia |
Jack Boyd | Effetti d'Animazione |
Collin Campbell | Fondali |
Bob Carlson | Animazione |
Les Clark | Regista |
Eric Cleworth | Animazione |
Edward Colman | Fotografia |
Robert O. Cook | Musica |
Basil Davidovich | Layout |
Walt Disney | Produttore |
Vance Gerry | Layout |
Heinz Haber | Storia |
Jerry Hathcock | Animazione |
John Hench | Colore / Styling |
Stan Jolley | Direzione Artistica |
Hamilton S. Luske | Regista |
Eustace Lycett | Effetti Speciali |
Bob McCrea | Animazione |
Vincent McEveety | Aiuto Regista |
Joshua Meador | Regista |
Cliff Nordberg | Animazione |
Wolfgang Reitherman | Regista |
Art Riley | Colore / Styling |
John Sibley | Animazione |
McLaren Stewart | Layout |
Richard H. Thomas | Fondali |
Harvey Toombs | Animazione |
Jimi Trout | Fondali |
Thelma Witmer | Fondali |
Al Zinnen | Layout |