Hercules
Rimandando il Pianeta del Tesoro
John Musker e Ron Clements desideravano realizzare Il Pianeta del Tesoro sin dai tempi di La Sirenetta. Dopo il successo di Aladdin i due registi si sentirono autorizzati a chiedere a Jeffrey Katzenberg di poterlo finalmente realizzare. Ma gli studios erano ancora ben lontani dall'abbracciare lo sperimentalismo del decennio seguente, e così la coppia di artisti si vide rispondere che per poterlo realizzare avrebbero dovuto produrre almeno un altro film commercialmente appetibile. Dopo aver valutato progetti come il Don Chisciotte, l'Odissea e Il Giro del Mondo in 80 Giorni, Musker e Clements si imbatterono in Hercules, proposto loro dall'animatore Joe Haidar. Il progetto venne quindi selezionato per diventare il loro nuovo film: l'avere un eroe come protagonista si rivelò vincente, e permise di attingere alla poetica fumettistica dei “supereroi con superproblemi”, tanto apprezzata nei comics dai due registi.
Sebbene si tenda a considerare Le Follie dell'Imperatore la prima escursione disneyana nel campo della comicità sfrenata, non va certo dimenticato questo gioiello, leggermente più drammatico e chiaramente più epico, ma caratterizzato da una spiccata componente umoristica. Un così brillante uso dello humor serve a far da contrappeso alla solennità dei temi trattati: si parla di dei, del regno dei morti e di mostruosi flagelli che minacciano l'umanità, di un uomo che aspira a diventare immortale e di una donna che ha fatto un patto col diavolo. C'era abbastanza materiale per realizzare un dramma strappalacrime, ma gli artisti Disney giocarono intelligentemente la carta dell'umorismo e, sfruttando questo contrasto, realizzarono una pellicola geniale in grado di riscrivere in chiave assolutamente attuale l'intera mitologia greca.
La Grande Parodia
L'altisonante epopea di Eracle, semidio nato dall'adulterio di Zeus, in lotta contro le sciagure inviategli dall'invidiosa dea Era, viene dunque rimasticata e completamente piegata all'estetica narrativa disneyana, con tanti saluti alla tradizionale epica classica. Eliminato l'adulterio, Ercole viene reso un normalissimo figlio di Zeus, reso mortale dalle macchinazioni di Ade, che prende il posto di villain lasciato da Era. Questo irresistibile dio dei morti è il personaggio che meglio rappresenta il tono scanzonato del film: sebbene abbia un ruolo temibile, diritto di vita o di morte sull'intera umanità e nessuno scrupolo, è sicuramente uno dei più divertenti cattivi della tradizione disneyana. Non che Scar, Jafar o Ursula non lo fossero, tuttavia Ade è differente: non si prende affatto sul serio e si comporta come se il suo “ostile progetto di scalata” altro non fosse che la tattica di un gioco di ruolo. Questo si riflette nei suoi dialoghi traboccanti di umorismo con un'impeccabile scelta dei tempi comici che lo rendono un vero istrione.
Alle strategie di Ade e ai patti che il dio stringe con i diversi personaggi nell'ottica di prevalere è legata la componente narrativa più “tecnica” del film. Pur basandosi sull'umorismo, Hercules presenta infatti una sceneggiatura tutt'altro che povera, che nel finale si rivela cesellata a regola d'arte, infilando persino alcuni azzeccati colpi di scena. Ade però non sostiene da solo tutta la comicità del film. Sono tanti i personaggi che ne compongono l'anima ironica, a partire dalla carismatica Megara, la protagonista femminile, per arrivare al satiro Filottete, la tradizionale spalla comica. In questo florilegio di caratteristi è proprio l'ingenuo Ercole quello che più di tutti rischierebbe di sfigurare ed apparire insipido, ma questo problema viene dissimulato dandogli rilevanza narrativa: Ercole ha spesso a che fare con dei problemi di marketing, legati all'immagine stereotipata che di lui hanno i media. Il film infatti è una gigantesca parodia dello star system americano, in cui essere famosi equivale ad elevarsi al rango di divinità.
L'Arte di Gerald Scarfe
Il look di Hercules presenta un curioso mix di curve e spigoli. Tutto, dai personaggi alle architetture, cerca di restituire il sapore dell'arte ellenica, spingendo notevolmente sul pedale della caricatura. Dopo l'esperienza di Pocahontas e Il Gobbo di Notre Dame fu straniante vedere gli animatori Disney abbandonare lo stile realistico per abbracciare quello più cartoonesco, ma dopotutto la stilizzazione aveva sempre fatto parte della sensibilità del duo di registi. Hercules è intriso infatti dello stile del grande disegnatore Gerald Scarfe, di cui Musker e Clements erano grandissimi fan. Scarfe si era già occupato di dirigere le sequenze animate di Pink Floyd – The Wall, con quel suo tratto allucinato e disturbante, e adesso era stato reclutato dagli studios per realizzare il character design di buona parte del cast di Hercules.
Il protagonista, Ercole, è animato principalmente dal grande Andreas Deja. Dopo la sua esperienza con i villain Gaston, Jafar e Scar, a Deja venne offerta la possibilità di occuparsi di Ade, ma desideroso di mettersi alla prova con una tipologia di personaggio ben diversa, rifiutò ripiegando sul protagonista. Le sofisticatissime movenze della carismatica Megara sono invece dovute all'ottimo Ken Duncan, che due anni dopo si sarebbe invece occupato della buffa Jane. Dell'eccentrico Ade si è invece occupato Nik Ranieri, portando tutta la disinvoltura e la padronanza scenica già dimostrata animando in precedenza Lumiére. Infine, in un film improntato alla caricatura e alla stilizzazione non poteva certo mancare il grandissimo Eric Goldberg, creatore del Genio di Aladdin e della Rapsodia in Blu, che qui si è invece occupato di un'altra spalla comica, il tondeggiante satiro Filottete.
Discorso a parte lo merita la scena dell'Idra, personaggio realizzato esclusivamente in CGI. Pur trattandosi di una delle prime integrazioni tra le due tecniche, resiste molto bene alla prova del tempo, anche grazie alla resa pittorica che si è scelto di dare alla superficie del suo corpo.
Il Gospel di Alan Menken
Con Hercules si chiude la collaborazione fissa tra Alan Menken e la Walt Disney Feature Animation (gli odierni WDAS), che aveva portato l'animazione Disney verso vette musicali incredibili lungo gli anni 90. Sebbene si tenda a considerare la colonna sonora di Hercules una delle più leggere e disimpegnate dell'autore, siamo invece dinnanzi ad una delle più elaborate e intelligenti partiture che abbia mai composto per un film Disney. Versatile come sempre, questa volta Menken propone un genere non ancora utilizzato in quest'ambito: il gospel. Alla base di una scelta in apparenza tanto bizzarra c'è però un ragionamento ben preciso. Questo genere affondava infatti le radici nella musica religiosa, e poteva rivelarsi una scelta interessante per un film incentrato sulle divinità della mitologia greca. Menken compose per Hercules un grandissimo numero di canzoni, rendendolo uno dei film musicalmente più ricchi della filmografia disneyana.
- The Gospel Truth - L'ouverture del film trasforma il tipico coro delle tragedie greche in un personaggio collettivo: le Muse, che sulle orme di narratori come il Grillo Parlante e Clopin romperanno spesso la quarta parete, entrando e uscendo dalla storia. Le Muse cantano questo brano gospel, che si articola in tre atti (introduzione e due reprise), spiegando l'antefatto e incorniciando così nel migliore dei modi la trama del film.
- Go the Distance - È tradizione dei musical in stile Broadway, a cui Menken si ispira, che il protagonista canti la sua i want song, in cui esprime il suo disagio per la situazione presente. Un giovane Ercole intona questo straordinario e intenso pezzo prima di mettersi in viaggio alla scoperta delle sue radici. Si tratta certamente di uno dei brani più potenti del compositore. Inoltre, come da tradizione menkeniana (Part of Your World, When Will My Life Begin), è nel successivo reprise che il brano acquista una forza ancora maggiore, esplodendo in un climax vertiginoso. In alcune versioni del film è presente nei credits pure una cover cantata da Ricky Martin, in sostituzione della versione interpretata da Michael Bolton per l'edizione originale.
- One Last Hope - La spiritosa canzone di Filottete accompagna il frizzante montaggio che segue gli allenamenti di Ercole. La regia è come sempre impeccabile, mentre l'animazione di Goldberg dà il meglio di sé. Per questa canzone Menken esce dal tracciato e propone invece sonorità più vicine all'operetta, genere che avevamo già avuto modo di assaggiare in La Bella e la Bestia.
- Zero to Hero - Si tratta del brano più scatenato di tutto il film. Le Muse sono nuovamente in scena, e attraverso un rapido e festoso montaggio narrano l'escalation di Ercole e la sua trasformazione in un autentico vip. Gag, giochi di parole e riferimenti all'attualità si sprecano, mentre lo storytelling disneyano si conferma ancora una volta efficacissimo: grazie a questo espediente vengono infatti smaltite in buona parte le celebri dodici fatiche, che se fossero state narrate una per una avrebbero appesantito notevolmente la narrazione.
- I Won't Say - Ironico e disilluso tema d'amore, che Megara canta a sé stessa, venendo accompagnata dalle onnipresenti muse. Si tratta di un'altra sequenza bellissima, caratterizzata da un'intrigante gamma cromatica tendente al verde e al blu. Anche di questa canzone in alcune versioni oltreoceano è stata realizzata una cover pop inserita nei credits.
- A Star is Born - È raro trovare una canzone completamente nuova a chiosare un film, laddove vengono invece utilizzati soprattutto i reprise di brani precedenti, tuttavia Hercules appartiene ad un'epoca del cinema d'animazione in cui la formula musical era predominante e le canzoni si sprecavano. La sequenza conclusiva viene infatti accompagnata da questo festoso brano, cantato ancora una volta dalle Muse, stavolta presenti “in diretta” sulla scena, mentre celebrano la conclusione della storia. Nella versione originale i credits del film partono con la seconda strofa di questa canzone, tuttavia questo non è stato mantenuto in tutte le edizioni, ed in alcuni casi questa seconda parte è stata rimpiazzata dalle cover pop di altri brani.
- Shooting Star - L'ultima canzone del film è purtroppo presente, interpretata da Boyzone, solo in alcune versioni dei credits e del cd della colonna sonora, mentre in molte edizioni è stata brutalmente tagliata. Si tratta di un bellissimo brano melodico che, pur essendo stato scartato in fase avanzata per essere sostituito da Go The Distance, risuona spesso nei brani strumentali della colonna sonora.
Lo Scetticismo del Pubblico
Hercules si salvò dalla triste usanza dei “cheapquel”. Si parlò a lungo di un Hercules 2: Trojan War ma il progetto cadde fortunatamente nel dimenticatoio. In compenso venne realizzata una serie televisiva ambientata in un'improbabile fase dell'addestramento di Ercole, in cui il futuro eroe avrebbe frequentato un'accademia assieme ad altre figure mitologiche come Icaro e Cassandra.
Il destino del 35° Classico Disney seguì comunque quello degli altri gioielli del “basso rinascimento disneyano”. Il film ebbe un buon risultato, ma non certo ottimo. La dirigenza del periodo era allarmata da questo trend negativo, e dopo l'accoglienza fin troppo tiepida di Pocahontas e Il Gobbo di Notre Dame iniziò a guardare con sospetto alla vecchia formula, giudicandola inadeguata a venire incontro ai mutati gusti del pubblico. E il pubblico in effetti stava davvero mutando: dopo l'escalation avuto da La Sirenetta a Il Re Leone iniziò lentamente a provare indifferenza e scetticismo nei confronti di queste produzioni. E questo fu un peccato, perché i lungometraggi di questa fase avrebbero spesso avuto una qualità anche superiore ai film del cosiddetto “alto rinascimento”. Hercules, in particolare, sarebbe rimasto per molti anni ancora un insuperato esempio di raffinatezza umoristica, e il modo migliore di utilizzare quel registro leggero che, anni dopo in mano a studios meno autorevoli, avrebbe contribuito a svilire l'arte dell'animazione.di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Hercules
- Anno: 1997
- Durata:
- Produzione: Ron Clements, Alice Dewey, Kendra Haaland, John Musker
- Regia: Ron Clements, John Musker
- Sceneggiatura: Ron Clements, Don McEnery, Irene Mecchi, John Musker, Bob Shaw
- Storia: Bob Davies, Don Dougherty, Thom Enriquez, Vance Gerry, Francis Glebas, Kirk Hanson, Barry Johnson, Kaan Kalyon, Mark Kennedy, Tamara Lusher-Stocker, Bruce M. Morris, John Ramirez, Jeff Snow, Kelly Wightman
- Musica: Alan Menken, David Zippel
- Supervisione dell'Animazione: Nancy Beiman, Anthony De Rosa, Andreas Deja, Ken Duncan, Brian Ferguson, Eric Goldberg, Randy Haycock, James Lopez, Dominique Monfery, Nik Ranieri, Michael Show, Oskar Urretabizkaia, Ellen Woodbury
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Georges Abolin | Animazione (Adult Hercules) |
Oliver Adam | Layout |
Kevin R. Adams | Layout |
Sunny Apinchapong | Fondali |
John A. Armstrong | Effetti d'Animazione |
Rasoul Azadani | Supervisione Layout |
Hans Bacher | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Chris Bailey | Animazione (Nessus) |
Howard E. Baker | Animazione (Hydra) |
James Baker | Animazione (Hades) |
Jean-Luc Ballester | Animazione (Gods and Miscellaneous) |
Jared Beckstrand | Animazione (Meg) |
Nancy Beiman | Animatore principale (The Fates, Thebans) |
David Berthier | Animazione (Titans, Cyclops) |
Olivier Besson | Fondali |
David Block | Animazione (Pegasus) |
Allen Blyth | Effetti d'Animazione |
Bolhem Bouchiba | Animazione (Hades) |
Andrey Brandl | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Justin Brandstater | Fondali |
Bob Bryan | Animazione (Meg) |
Marek Buchwald | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Michael Cadwallader Jones | Effetti d'Animazione |
Thomas Cardone | Supervisione Fondali |
Michael Cedeno | Animazione (Baby and Young Hercules) |
Thierry Chaffoin | Effetti d'Animazione |
Dan Chaika | Effetti d'Animazione |
Christophe Charbonnel | Supervisione Cleanup (Paris) |
Roger Chiasson | Animazione (Hades) |
Ron Clements | Produttore; Regista; Sceneggiatura |
Ed Coffey | Effetti d'Animazione |
Karen Comella | Supervisione Ink & Paint |
Caroline Cruikshank | Animazione (Phil) |
Mark Cumberton | Effetti d'Animazione |
Bob Davies | Storia |
VincentMassy De La Chesneraye | Layout |
Anthony De Rosa | Animatore principale (Zeus and Hera) |
Peter DeMund | Supervisione Effetti Speciali (Paris) |
James DeV. Mansfield | Supervisione agli Effetti d'Animazione |
Andreas Deja | Animatore principale (Adult Hercules) |
Peter Del Vecho | Direzione di Produzione |
Patrick Delage | Animazione (Adult Hercules) |
Eric Delbecq | Animazione (Hades) |
Alice Dewey | Produttore |
Robert Espanto Domingo | Animazione (Zeus and Hera) |
Don Dougherty | Storia |
Gregory Alexander Drolette | Fondali |
Mike Duhatscheck | Effetti d'Animazione |
Ken Duncan | Animatore principale (Meg) |
Adam Dykstra | Animazione (The Muses) |
Thom Enriquez | Storia |
Marc Eoche-Duval | Animazione (Pain, Panic) |
Scott Fassett | Fondali |
Colbert Fennelly | Effetti d'Animazione |
Brian Ferguson | Animatore principale (Panic) |
Jean-Paul Fernandez | Fondali |
Raffaella Filipponi | Animazione (Hydra) |
Bill Fletcher | Animazione (Hydra) |
Jean-Luc Florinda | Direzione di Produzione (Paris) |
Thierry Fournier | Fondali |
Bill Frake | Layout |
Natalie Franscioni-Karp | Fondali |
Danny Galieote | Animazione (Baby and Young Hercules) |
Raul Garcia | Animazione (Phil) |
Andy Gaskill | Direzione Artistica |
Tom Gately | Animazione (Adult Hercules) |
Billy George | Layout |
Vance Gerry | Storia |
Jean Gillmore | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Francis Glebas | Storia |
Eric Goldberg | Animatore principale (Phil) |
Ian S. Gooding | Fondali |
Roger L. Gould | Supervisione CG |
Joe Grant | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Juanjo Guarnido | Animazione (Hades) |
Kendra Haaland | Produttore Associato |
Susan Hackett Dalipagic | Fondali |
Teddy Hall | Animazione (Phil) |
Kirk Hanson | Storia |
Ko Hashiguchi | Effetti d'Animazione |
Randy Haycock | Animatore principale (Baby and Young Hercules) |
Brad Hicks | Fondali |
T. Daniel Hofstedt | Animazione (The Muses) |
Richard Hoppe | Animazione (Phil) |
Jason Horley | Fondali |
Daniel Hu | Layout |
Steve Hunter | Animazione (Hydra) |
Tom Hush | Effetti d'Animazione |
Jay Jacson | Animazione (The Muses) |
Chris Jenkins | Effetti d'Animazione |
Barry Johnson | Supervisione Storia |
Kaan Kalyon | Storia |
Lisa Keene Robledo | Supervisione Fondali (Paris) |
Karen A. Keller | Layout |
Mark Kennedy | Storia |
Sang-Jin Kim | Animazione (Amphitrion and Alcmene) |
Bert Klein | Animazione (Phil) |
Nancy Kniep | Supervisione Cleanup |
Doug Krohn | Animazione (Adult Hercules) |
Dave Kuhn | Animazione (Hades) |
Dave Kupczyk | Animazione (Gods and Miscellaneous) |
Dorse Lanpher | Supervisione agli Effetti d'Animazione |
Gay Lawrence | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
John Lee | Fondali |
James Lopez | Animatore principale (Pain) |
Jon William Lopez | Effetti d'Animazione |
William Lorencz | Fondali |
Jerry Loveland | Fondali |
Dan Lund | Effetti d'Animazione |
Tamara Lusher-Stocker | Storia |
Rick Maki | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Mauro Maressa | Supervisione Effetti Speciali |
Zoltàn Maros | Layout |
James J. Martin | Fondali |
Teresa Martin | Animazione (Phil) |
Don McEnery | Sceneggiatura |
Kelly McGraw | Fondali |
Irene Mecchi | Sceneggiatura |
Kent Melton | Maquette |
Alan Menken | Canzoni; Musica |
Mike Merell | Animazione (Hydra) |
Serge Michaels | Fondali |
Lieve Miessen | Supervisione Cleanup (Paris) |
Dominique Monfery | Animatore principale (Titans and Cyclops) |
Borja Montoro | Animazione (Zeus and Hera) |
Don Moore | Fondali |
Rick Moore | Layout |
Jean Morel | Animazione (Adult Hercules) |
Bruce M. Morris | Storia |
John Musker | Produttore; Regista; Sceneggiatura |
Antonio Navarro | Layout |
Sue C. Nichols | Production Design (Style) |
Simon O'Leary | Layout |
Dan O'Sullivan | Animazione (The Muses) |
Joe Oh | Animazione (Meg) |
Jamie Oliff | Animazione (Hades) |
Susan Oslin | Effetti d'Animazione |
Sergio Pablos | Animazione (Hades) |
Gilda PalinginisKouros | Animazione (Adult Hercules) |
Patricia Palmer-Phillipson | Fondali |
Pierre Pavloff | Fondali |
Philip Phillipson | Fondali |
Mike Polvani | Animazione (Hades) |
Catherine Poulain | Animazione (Meg) |
Tina Price | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Mark Pudleiner | Animazione (Meg) |
Kathleen Quaife-Hodge | Effetti d'Animazione |
John Ramirez | Storia; Storia |
Nik Ranieri | Animatore principale (Hades) |
Jeff Ranjo | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Mi Kyung Juung Raynis | Fondali |
William Recinos | Animazione (Meg) |
Leonard Robledo | Fondali |
Tom Roth | Animazione (Phil) |
Joaquim Royo Morales | Fondali |
Stéphane Sainte-Foi | Animazione (Meg) |
Gerald Scarfe | Production Design |
Bob Shaw | Sceneggiatura |
Michael Show | Animatore principale (The Muses) |
Marc Smith | Animazione (Adult Hercules) |
Jeff Snow | Storia |
Colin Stimpson | Fondali |
Michael Stocker | Animazione (Baby and Young Hercules) |
Alan Stovall | Effetti d'Animazione |
Michael Swofford | Animazione (Hermes) |
George Tailor | Fondali |
Amanda J. Talbot | Effetti d'Animazione |
Allen C. Tam | Layout |
Yoshimiki Tamura | Animazione (Meg) |
Oskar Urretabizkaia | Animatore principale (Hydra) |
Valerio Ventura | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Phillip D. Vigil | Effetti d'Animazione |
Bill Waldman | Animazione (Adult Hercules) |
Doug Walker | Layout |
Eric Walls | Animazione (Baby and Young Hercules) |
Marlon West | Effetti d'Animazione |
Kelly Wightman | Storia |
Rowland B. Wilson | Progettazione Personaggi; Sviluppo Visivo |
Theresa Wiseman | Animazione (Phil) |
Anthony Wong | Animazione (Baby and Young Hercules) |
Ellen Woodbury | Animatore principale (Pegasus) |
Tom Woodington | Fondali |
David Alan Zaboski | Animazione (Gods and Miscellaneous) |
Bruce Zick | Supervisione Sviluppo Visivo |
David Zippel | Canzoni |