Il Migliore Amico dell'Uomo

George e Bowser

Con Man's Best Friend il ciclo di George Geef continua a gonfie vele, trattando questa volta un tema che già in passato gli studios avevano affrontato: il ruolo del cane nella nostra vita. I numerosi corti di Pluto e l'imminente lungometraggio Lilli e il Vagabondo (1955) mostrano infatti il rapporto fra l'uomo e il suo tradizionale migliore amico, scegliendo di focalizzarsi sul punto di vista canino. Qui chiaramente è invece l'uomo medio ad essere al centro di tutto, con il suo bisogno di gratificarsi e sfuggire alla solitudine tramite l'adozione di un animale domestico. Come nei migliori How To, seguiamo George lungo tutte le fasi del suo rapporto con il suo nuovo cane Bowser: l'acquisto, l'addestramento, la crescita, i danni al vicinato e infine il suo fallimentare utilizzo come cane da guardia. Ognuna di queste situazioni sarà una fonte di divertentissime gag, che però privilegeranno un tipo di umorismo maggiormente slapstick, anziché la solita satira sociale. Questo chiaramente non toglie niente al corto, che qualitativamente non sfigura in alcun modo all'interno del filone di cui fa parte.

Addio, Muso Liscio!

La scena d'apertura del corto è presa pari pari da quella del precedente Hello, Aloha. Questa ripetizione potrebbe voler costituire un nuovo tormentone, analogo a quello in cui Pippo si accasciava al suolo sull'uscio di casa, oppure molto più probabilmente è un tentativo di ridurre i costi, in un momento sempre più difficile per il mercato dei corti. Un omaggio a Song of the South (1946) lo si può ritrovare nella scena in cui Mr. Geef esce di casa intonando Zipp-A-Dee-Doo-Dah, come già aveva fatto Paperino in Soup's On (1948). Il personaggio di Bowser non sarà più ripreso nei cortometraggi, tuttavia farà capolino nel videogioco Pippo Giochi Pazzi (2001) per Playstation, non più come cane di George ma del tradizionale Pippo. Infine, non si può fare a meno di sottolineare come questa sia l'ultima volta che vediamo George con il suo classico aspetto “a muso liscio”. A partire dal successivo Two-Gun Goofy infatti il design di Pippo subirà un radicale cambiamento che si rifletterà in ogni suo alter ego: la faccia diventerà più rugosa e dalla bocca spunteranno due incisivi, uniti insieme come in un grosso dentone da castoro. Di conseguenza, anche gli atteggiamenti di George Geef si faranno decisamente più goffi, riavvicinando questa variante di Pippo alla matrice originale.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Man's Best Friend
  • Anno: 1952
  • Durata:
  • Produzione: Walt Disney
  • Regia: Jack Kinney
  • Storia: ,
  • Musica: Joseph S. Dubin
  • Animazione: Hugh Fraser, George Nicholas, Charles Nichols, John Sibley
Nome Ruolo
Dick Anthony Fondali
Milt Banta Storia
Al Bertino Storia
Walt Disney Produttore
Joseph S. Dubin Musica
Hugh Fraser Animazione
Jack Kinney Regista
George Nicholas Animazione
Charles Nichols Animazione
George Rowley Effetti d'Animazione
John Sibley Animazione
Al Zinnen Layout