Susie, the Little Blue Coupe
Biografia di un'Automobile
Dopo aver chiuso con Lambert the Sheepish Lion il filone delle favole di animali, arriva sul grande schermo una doppietta di cortometraggi dall'impostazione molto diversa. Il primo è Susie the Little Blue Coupe, tratto da una storia scritta in precedenza da Bill Peet. Il regista questa volta è Clyde Geronimi, mentre il narratore come sempre è Sterling Holloway. Non è la prima volta che agli studios si era tentato di infondere vita in un veicolo. Esempi celebri erano stati i segmenti Pedro in Saludos Amigos (1943), Little Toot ne Lo Scrigno delle Sette Perle (1948) e persino il treno Casey Jr. visto in Dumbo (1941). A venir presa in esame questa volta è l'automobile, per la precisione una coupé di nome Susie. A differenza dei predecessori qui non viene raccontata una sua avventura ma l'intero arco vitale del veicolo, costituendo una riflessione amara e malinconica sulla triste sorte degli oggetti che l'uomo usa abitualmente. In apertura vediamo Susie occhieggiare da una vetrina di una concessionaria, attirando a sé il suo primo proprietario. I suoi iniziali anni di vita trascorrono serenamente, ma col passare del tempo iniziano gli acciacchi e con essi l'irrefrenabile declino della vettura.
Verso L'Inevitabile
Nel corso della storia vediamo Susie passare di mano in mano, andando incontro a condizioni di vita sempre più sgradevoli. Particolarmente interessante è la correlazione tra la personalità dell'acquirente e quella di Susie, che ne viene di volta in volta intaccata: quando viene guidata dal suo primo proprietario la coupé è pimpante ed entusiasta, mentre in possesso di un barbone ubriaco anche Susie circola alticcia. Si tratta di un cortometraggio davvero intelligente, ma a suo modo deprimente, dal momento che l'arco narrativo inizia dal concessionario e finisce irrimediabilmente con lo sfasciacarrozze. È presente un lieto fine, certo, e infatti vediamo, nella conclusione, Susie venir ricomprata da un ragazzino che la modificherà completamente, trasformandola in un'auto da corsa. Tuttavia questo non cancella del tutto la tristezza, dando l'impressione che Susie sia salva solo per questa volta, e si stia solo rimandando l'inevitabile. Graficamente il cortometraggio è molto valido, anche se ci stiamo progressivamente allontanando dalla ricchezza stilistica di qualche anno prima. Fra gli animatori all'opera nel corto spicca comunque il nome di Ollie Johnston, uno dei nine old men.
Da Mary Blair a John Lasseter
Direttrice artistica dello short è la pittrice Mary Blair, solitamente coinvolta come concept artist per i lungometraggi. Il lavoro della Blair sul corto riesce a filtrare abbastanza bene: qua e là troviamo infatti il suo tipico utilizzo “emotivo” del colore, nonché quei caratteristici scenari simili a collage, composti da linee volutamente sghembe. Questo stile particolare tuttavia si manifesterà appieno nel suo corto successivo The Little House. Non è chiaro per quale motivo possa essere accaduto, ma Susie the Little Blu Coupe risulta essere uno dei pochi cortometraggi disneyani ad essere entrati nel pubblico dominio. Lo short è presente infatti sul web, e persino in alcune compilation non disneyane, mentre è stato paradossalmente escluso da Disney Rarities, il volume dei Disney Treasures che l'avrebbe invece dovuto includere. È un peccato che questa perla non venga adeguatamente considerata dalla Company, dato che costituisce sicuramente una delle fonti d'ispirazione più evidenti per l'intera poetica pixariana. Si può dire che John Lasseter abbia preso spunto proprio da questo genere di storie, nel raccontarci il travagliato ciclo vitale dei giocattoli nella saga di Toy Story. Inoltre, i personaggi da lui ideati per il franchise Cars devono moltissimo a Susie: le auto Pixar hanno infatti come lei gli occhi sul parabrezza, e non nei fanali come invece si era visto in Mickey's Rival (1936).
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Susie, the Little Blue Coupe
- Anno: 1952
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Clyde Geronimi
- Storia: Don Da Gradi, Bill Peet
- Basato su: e Bill Peet
- Cast: Sterling Holloway
- Musica: Paul Smith
- Animazione: Bob Carlson, Ollie Johnston, Hal King, Cliff Nordberg
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Bob Carlson | Animazione |
Don Da Gradi | Storia |
Walt Disney | Produttore |
Clyde Geronimi | Regista |
Don Griffith | Layout |
Hugh Hennesy | Layout |
Sterling Holloway | Cast (Narrator) |
Ralph Hulett | Fondali |
Ollie Johnston | Animazione |
Hal King | Animazione |
Cliff Nordberg | Animazione |
Bill Peet | Storia Originale; Storia |
George Rowley | Effetti d'Animazione |
Paul Smith | Musica |