L'Ora della Sinfonia
L'Ultimo Grande Cortometraggio Corale
Nel 1942 escono solamente due cortometraggi intitolati a Topolino: Mickey's Birthday Party e Symphony Hour. Sebbene in questa fase produttiva siano numerosi gli short di Mickey Mouse ispirati ai suoi primi film, Symphony Hour è da considerarsi un corto del tutto nuovo. L'idea di dare a Topolino il ruolo di un direttore d'orchestra era stata utilizzata diverse volte in passato, in corti quali The Barnyard Concert (1930) o The Band Concert (1935), ma qui lo spunto viene completamente rielaborato, portando il tutto su binari diversi. È legittimo pensare inoltre che la recente uscita del capolavoro Fantasia (1940), abbia fortemente influenzato gli artisti in termini di atmosfera. Lo straordinario Symphony Hour è a tutti gli effetti l'ultimo grande cortometraggio corale della carriera di Mickey Mouse, almeno per quanto riguarda la cosiddetta golden age. Lo short chiude la breve primavera del Topolino di Fred Moore, dal momento che questa è l'ultima volta che lo vediamo seguire il restyling imposto dal grande animatore. A partire dai prossimi cortometraggi infatti le orecchie di Topolino torneranno come prima, e la sua gamma di movimenti subirà una banalizzazione.
Buonanotte a Tre Suonatori
A rendere peculiare Symphony Hour è anche il fatto che si tratta di una vicenda in costume. I personaggi della banda Disney interpretano il ruolo di concertisti, diretti dal Maestro “Michael” Mouse, e scritturati dall'impresario italiano Sylvester Macaroni, la cui parte viene assegnata ad un comicissimo Gambadilegno. Tra le fila dell'orchestra possiamo vedere Pippo e Orazio ai fiati, Clarabella e Chiquita agli archi e Paperino alle percussioni. Non si tratterà comunque di ruoli troppo rigidi, dal momento che a seconda delle esigenze umoristiche i personaggi passeranno facilmente da uno strumento all'altro, con una fluidità inaspettata. Per Orazio, Clarabella e Chiquita questo cortometraggio rappresenta il definitivo canto del cigno: dopo Symphony Hour le loro carriere cinematografiche giungeranno al capolinea, probabilmente perché i personaggi non verranno ritenuti sufficientemente interessanti. Per rivederli in azione, seppure in piccoli ruoli, toccherà aspettare alcuni futuri revival, come Mickey's Christmas Carol (1983), The Prince and the Pauper (1990) o Get a Horse! (2013). All'infuori dei WDAS, questi caratteristi continueranno invece ad apparire tra le pagine dei fumetti e nella produzione animata dei reparti televisivi.
Decostruire la Musica
Il cortometraggio si compone di due sequenze distinte, benché collegate tra loro da uno stratagemma umoristico a dir poco vincente. Nella prima vediamo Topolino condurre trionfalmente l'orchestra, con notevole soddisfazione dell'impresario Macaroni, la cui parlata mette in burletta la tipica inflessione degli immigrati italiani dell'epoca. Il brano è la maestosa Light Cavalry Overture tratta dall'operetta di Franz von Suppé, che i musicisti eseguono impeccabilmente, anche se soltanto per prova. Il disastro avviene la sera della prima, per colpa di Pippo che per un fatale errore fa cadere gli strumenti musicali nella tromba dell'ascensore, finendo per distruggerli. Il risultato è una seconda parte comicissima in cui l'orchestra fa del suo meglio per eseguire correttamente il brano, a dispetto dello stato pietoso in cui versano gli strumenti e delle reazioni melodrammatiche di Macaroni. Questa versione ridicola e stonata dell'Overture incontrerà tuttavia i favori del pubblico, riscuotendo un grande successo e ricordando per certi versi le coeve storpiature di brani classici ad opera del musicista Spike Jones.
Senza Senso
L'umorismo dello short è davvero travolgente, tanto da travalicare la logica interna della storia. Molte gag che avvengono nella seconda parte non hanno senso alcuno: Paperino si ritrova a suonare una fisarmonica assente durante le prove, il fagotto di Pippo sembra essere diventato uno strumento “a vapore” da cui esce un cucù, e sul suo capo appare casualmente un buffo cappello, senza che ci sia alcuna relazione con il disastro da lui combinato. Non si può fare a meno di ricordare infine la deliziosa sequenza in cui un disilluso Paperino si mette a cercare annunci di lavoro in piena esibizione, e Topolino lo minaccia con una pistola per costringerlo a tornare a lavoro. Symphony Hour è dunque l'ennesimo capolavoro, un cortometraggio permeato di umorismo e ironia in cui la banda Disney dà ancora una volta il meglio di sé, confermandosi come un gruppo di personaggi versatili, simpatici e dall'incredibile appeal. È triste pensare che da questo momento in poi la serie di Mickey Mouse si avvierà verso un misero declino: nel decennio che seguirà verranno prodotti pochissimi cortometraggi a lui intitolati (in alcune annate anche nessuno) e in cui sarà Pluto a rubargli immancabilmente la scena. Un'epoca si era appena conclusa.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Symphony Hour
- Anno: 1942
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Riley Thompson
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Walt Disney | Produttore |
Riley Thompson | Regista |