I Tre Porcellini
La Silly Symphony per Eccellenza
Three Little Pigs è un corto fondamentale nella filmografia disneyana, per diverse ragioni. Si tratta sicuramente della Silly Symphony più rappresentativa, perché concentra in sé tutte le caratteristiche che hanno reso grande la serie: il tema favolistico, dei personaggi nati per apparire una sola volta ma rimasti impressi nella memoria collettiva, una colonna sonora memorabile e soprattutto lo sperimentalismo di quegli anni pionieristici, in cui lo staff di Walt stava preparando il campo per la rivoluzione di Biancaneve e i Sette Nani. La favoletta dei tre porcellini, ideata in Europa nel XVIII secolo, era veramente l'ideale per essere trasposta nelle Silly Symphony: semplice, leggera e con protagonisti dei funny animal, da sempre il cavallo di battaglia degli animatori. Walt Disney inizialmente avrebbe voluto ridurre i porcellini a due, di carattere opposto, ma venne convinto a mantenere il trio originale dal regista del corto, Burt Gillett. La fiaba venne inoltre ripulita dei suoi particolari più truculenti (i primi due porcellini in origine venivano mangiati), e resa più appetibile al grande pubblico, la cui reazione fu positiva come mai prima d'ora. Ma la cosa più importante fu che il cortometraggio costituì una tappa fondamentale nell'ambito dell'arte della personality animation.
Il Trionfo del Personaggio
All'epoca gli animatori concentravano i loro sforzi per definire sempre meglio le personalità di Topolino e i suoi amici, il set di personaggi a cui al giorno d'oggi la Company si riferisce come standard characters. I personaggi delle Silly Symphony invece non subivano lo stesso trattamento. Del resto si trattava di figure one shot, nate per un solo utilizzo e quindi era meno importante che il pubblico entrasse in sintonia con loro. A volte potevano esserci personaggi molto simpatici come i corpulenti Santa Claus e Nettuno, ma si trattava pur sempre di eccezioni, di vette all'interno dei rispettivi microcosmi, fatti di figure identiche e generiche. Con Three Little Pigs le cose cambiano, infatti il cortometraggio presenta un cast di soli quattro personaggi, tutti molto caratterizzati. Troviamo il lupo cattivo, che verrà in seguito chiamato Zeke Wolf (Ezechiele), e i tre porcellini del titolo: Fifer, Fiddler e Practical Pig. Ciò che stupisce è che, sebbene i tre protagonisti sfoggino lo stesso design, rimangono perfettamente distinguibili nel modo di fare: Fifer e Fiddler (Timmi e Tommi) sono frivoli e immaturi, mentre Practical (Gimmi) ha un carattere ruvido ma concreto, e costituisce un'ottima prova per il suo doppiatore Pinto Colvig. I loro differenti abiti rafforzano questa distinzione, che emergerebbe anche in loro assenza, ed è questo il grande traguardo raggiunto dagli artisti di Walt.
Norman Ferguson, Dick Lundy e Fred Moore
Fra gli animatori all'opera su Three Little Pigs troviamo alcuni nomi d'eccezione, come ad esempio Norman Ferguson. Famoso per aver definito il personaggio di Pluto, Ferguson non era il più raffinato disegnatore dello staff di Walt, ma era un animatore strepitoso capace di conferire autenticità ai suoi personaggi. Il lavoro di umanizzazione fatto sul cane di Topolino, a cui era riuscito a donare un'anima attraverso la pantomima, gli valse l'incarico di occuparsi di Ezechiele Lupo. Ferguson questa volta doveva lavorare in maniera opposta, cercando di accentuare il lato ferino e spaventoso del Lupo, che si presentava invece al pubblico in versione bipede e vestito di tutto punto. Il risultato fu notevole: Ezechiele era infatti feroce, subdolo ma anche simpaticissimo e ricco di appeal. Un altro importante animatore del cortometraggio fu Dick Lundy, che si occupò delle scene di danza e riuscì nel difficile compito di dare una certa leggerezza a figure grasse e pesanti come i porcellini. Il contributo più importante fu però quello di Fred Moore, che si occupò del design dei tre protagonisti e ne animò gran parte delle scene. Moore trovò in Three Little Pigs un canale ideale per far attecchire negli studios il suo design dinamico e tondeggiante, e si rivelò determinante in futuro quando curò direttamente dell'aggiornamento grafico dello stesso Topolino.
Chi Ha Paura della Crisi?
Lungi dall'essere lezioso come si potrebbe pensare, Three Little Pigs è un cortometraggio a dir poco graffiante. Si ricordano infatti alcune perle di humor nero come i quadretti della casa di Gimmi, che mostrano una foto del padre, ritratto sottoforma di prosciutto, o la scena in cui Ezechiele si traveste da mercante ebreo, che sarebbe stata successivamente censurata e rianimata per respingere le accuse di antisemitismo. Ma al di là di questa sua anima più cattivella, il cortometraggio entrò nei cuori del pubblico per il suo messaggio positivo, che invitava a fronteggiare le avversità della vita dandosi da fare. I primi due porcellini si costruiscono rispettivamente una casa di paglia e una di legnetti, e se la vedono letteralmente soffiate via dal Lupo, che nulla può invece contro quella di solidi mattoni costruita da Gimmi. Gli americani dell'epoca, stremati dalla crisi, videro un riferimento, non si sa quanto effettivamente voluto, alla loro stessa condizione. Il New Deal di Franklin Delano Roosevelt stava insegnando loro a tener alti i cuori e le maniche rimboccate, e questo si rifletteva chiaramente nel materiale Disney, che vedeva lo stesso Topolino grande protagonista di questa svolta. Three Little Pigs venne accolto così bene anche grazie alla sua stupenda colonna sonora, composta da un Frank Churchill particolarmente ispirato. Who's Afraid of the Big Bad Wolf?, la scioccherella canzoncina che i due porcellini frivoli cantano a più riprese, venne infatti recepita come un inno contro la crisi, trasformandosi in un successo discografico tale da superare il Minnie's Yoo Hoo.
More Pigs
Per tutte queste ragioni I Tre Porcellini fu un successo strepitoso, capace di fruttare a Walt il suo secondo Oscar. Normalmente i cinema tenevano in programmazione i corti Disney per un paio di settimane, ma in questo caso le proiezioni durarono mesi. Walt era per natura contrario ai sequel, ma si ritrovò quasi costretto a produrre nuovo materiale con i tre porcellini. Gli ottimi The Big Bad Wolf (1934), Three Little Wolves (1936) e The Practical Pig (1939) furono un modo per portare avanti l'epopea e soddisfare il pubblico, ma non eguagliarono mai il successo e la popolarità del capostipite. “Non si possono superare i porcellini con altri porcellini” amava ripetere Walt per sottolineare il suo desiderio di andare avanti, senza entrare in certe dinamiche castranti tipiche di Hollywood. Il gruppetto ebbe tuttavia modo di riapparire in svariati cortometraggi celebrativi, quali Mickey's Polo Team e Toby Tortoise Returns, entrambi del 1936, nella celebre Mickey Mouse Club March (1955) e persino in una speciale sequenza animata realizzata appositamente per il lungometraggio non disneyano Cri Cri El Grillito Cantor (1963). Fu però nelle tavole domenicali delle Silly Symphony prodotte per i quotidiani e successivamente per i comic book che la carriera dei porcellini venne portata avanti con profitto: artisti come Gil Turner e Paul Murry trovarono un modo intelligente per proseguire la serie, aggiungendo al cast l'ingenuo Lupetto, figlio degenere di Ezechiele. I fallimentari tentativi del padre per uniformarlo all'etichetta dei predatori avrebbero fornito carburante narrativo all'epopea per molti anni ancora, e sarebbero stati omaggiati nel cortometraggio televisivo Li'l Bad Wolf, contenuto nel programma antologico House of Mouse.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Three Little Pigs
- Anno: 1933
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Burt Gillet
- Basato su: Traditional story di James Halliwell, The Green Fairy Book di Andrew Lang
- Cast: Billy Blether, Pinto Colvig, Dorothy Com, Mar Moder
- Musica: Frank Churchill, Ted Sears
- Animazione: Art Babbit, Norm Ferguson, Jack King, Jack King, Dick Lundy, Fred Moore
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Art Babbit | Animazione (Wolf, Pigs) |
Billy Blether | Cast (Wolf) |
Frank Churchill | Canzoni; Musica |
Pinto Colvig | Cast (Practical Pig, Wolf in Peddler Scene) |
Dorothy Com | Cast (Fiddler Pig) |
Walt Disney | Produttore |
Norm Ferguson | Animazione (Big Bad Wolf) |
Burt Gillet | Regista |
James Halliwell | Storia Originale (Traditional story) |
Albert Hurter | Layout |
Jack King | Animazione (Practical Pig at Piano); Animazione (Practical Pig at Piano) |
Andrew Lang | Storia Originale (The Green Fairy Book) |
Dick Lundy | Animazione (Pigs) |
Mar Moder | Cast (Fifer Pig) |
Fred Moore | Animazione (Pigs) |
Ted Sears | Canzoni (Who's Afraid of the Big Bad Wolf?) |