Dinosauro Barbaro

Kim Hazel in 2D

La seconda infornata di corti del progetto Shortcircuit contiene una vera e propria chicca per i nostalgici dell'animazione tradizionale. Il quarto gioiello della collezione recupera infatti questa tecnica che negli ultimi dieci anni era stata usata assai di rado. Se si escludono alcuni timidi tentativi qua e là, dal 2012 in poi i Walt Disney Animation Studios si erano infatti dedicati a recuperare le proprietà dell'animazione 2D soltanto per migliorare la loro CGI o per varare alcune tecniche di natura ibrida. L'iniziativa dei corti sperimentali però permette agli artisti di giocare con gli stili, sovvertendo se necessario la tendenza, e quindi ecco che Kim Hazel, animatrice attiva allo studio sin dai tempi di Big Hero 6, si cimenta con la sua prima regia, riportando in vita il disegno a mano nella sua forma più pura, senza ibridismi o sperimentazioni di sorta.

Dinosaur Barbarian è un cortometraggio molto breve, con una durata di soli tre minuti, ma tra gli animatori elencati nei credits è possibile scorgere alcuni dei grandi nomi della generazione passata come Mark Henn, Alex Kuperschmidt o Randy Haycock. Si tratta di un'operazione nostalgia in piena regola in cui le tecniche digitali vengono utilizzate, sì, ma per dare al tutto un look vintage, quello delle produzioni animate anni 80, epoca in cui doveva ancora essere introdotto il CAPS, ovvero il sistema di composizione e colorazione digitale delle immagini. Lo dimostrano alcuni piccoli accorgimenti come l'ombra artificiale proiettata dalle cel sullo sfondo, una colorazione più "granulosa" e un'inchiostrazione imperfetta che rende visibili le smatitate, come ai tempi della xerografia.

Sigla per Finta

A dire il vero però, Kim Hazel non utilizza la macchina produttiva disneyana per omaggiare l'animazione cinematografica di quegli anni, bensì le serie animate a basso costo di stampo televisivo come He-Man, visivamente scadenti ma famose per le loro sigle piene di energia. Dinosaur Barbarian non è altro che questo: la sigla d’apertura di un fittizio show televisivo anni 80. Il tema è stato composto dai Mondo Boys - già autori delle musiche di The Race- mentre le parole sono state scritte dalla stessa Hazel. L’inganno regge solo nei primi secondi, dopodiché il corto svela la sua natura parodica e l'artificio viene - giustamente - sconfessato dall'altissima qualità dell'animazione. La “sigla” infatti racconta una storia compiuta: il barbaro del titolo dopo una delusione d'amore mette la testa a posto e si trasforma in un bravo uomo di casa, salutista e attento all'igiene, il tutto in un contesto a metà strada tra il fantasy apocalittico e il nostro mondo.

C'è ironia, ottima esposizione e una padronanza dei tempi comici perfetta, complice un comparto visivo che restituisce all'animazione disneyana la sua dimensione di partenza. Così, più che di trovarsi di fronte ad un revival di He-Man and the Master and the Universe lo spettatore dall'occhio allenato troverà echi stilistici da Lilo & Stitch o dalla Backson Song di Winnie the Pooh. L'uscita, dopo soli sette giorni, sulla piattaforma Disney+ del progetto in tre parti Goofy in How to Stay at Home, realizzato completamente a mano da Eric Goldberg, Randy Haycock e Mark Henn, aiuta a dare il quadro complessivo di come in questo momento storico l'animazione tradizionale venga percepita allo studio: una strada percorribile, ma a piccolissimi passi e con l'unico scopo di appagare un vezzo d'artista.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

Scheda tecnica

  • Titolo originale: Dinosaur Barbarian
  • Anno: 2021
  • Durata:
  • Regia: Kim Hazel
Nome Ruolo
Kim Hazel Regista