Le Prodezze di Topolino Aviatore
Ted Osborne
Dopo essersi avvalso dell’apporto dello sceneggiatore Webb Smith per la run del Castello Incantato, Gottfredson inizia una collaborazione con Ted Osborne, arrivato al reparto fumetti dopo un breve periodo nell’animazione. Sarà Osborne, alternato con Merril De Maris, a scrivere le sceneggiature e i dialoghi delle storie di questa nuova fase avventurosa della strip. Floyd Gottfredson continuerà come sempre nel ruolo del caposquadra, occupandosi dei soggetti, delle matite e della supervisione generale del prodotto.
Ancora una volta si guarda all’animazione per regalare spunti al Topolino di carta: in questo caso a essere preso in considerazione è il coevo cortometraggio The Mail Pilot (1933) in cui troviamo Mickey in una situazione analoga a quella che lo accompagnerà per ben tre mesi sui quotidiani. Si tratta per certi versi di uno dei casi di maggior vicinanza tra cinema e fumetto, tanto che si potrebbe dire che la striscia di Gottfredson racconta in modo esteso e approfondito più o meno la stessa esperienza.
Setter e Musone
Topolino si arruola come pilota postale in un momento in cui questa figura veniva ammantata di un alone quasi romantico. Negli anni 30 infatti la comunicazione via lettera era fondamentale, e aveva un ruolo centrale nella società. La passione di Mickey per il volo ha radici lontane, specie se pensiamo alle sue origini lindberghiane, ma a differenza che nella sua prima avventura, qui le cose sono serie e i suoi primi passi in questo mondo vengono narrati in modo molto realistico. Topolino è un ragazzino entusiasta, che tra un eccesso di bollenti spiriti e tanta dedizione impara finalmente a guidare un aeroplano, pur con tutto quello che la cosa comporta in termini di responsabilità.
Gottfredson e Osborne gli affiancano un nuovo set di personaggi legati a questo nuovo scenario. L’unico fra questi che non verrà riutilizzato è il Generale Schnauzer, mentre il Capitano Setter (Captain Doberman) diventerà invece una figura ricorrente, e alla stessa maniera di Basettoni verrà riciclato in futuro come figura di collegamento per avventure analoghe. Infine c’è il meccanico Musone (Gloomy), la vera rivelazione di questa storia. Il dinoccolato canide, flemmatico e slanciato, accompagna Topolino e gli fa da mentore. Ancora una volta Gottfredson affianca al piccolo e giovane topo, un personaggio più maturo: se Mickey è ottimista e fiducioso, Musone è un realista pessimista, grondante humour nero e ben felice di non prendersi rischi. È lui ad avere le battute migliori della storia, e la sua presenza serve a frenare i voli pindarici di Topolino, riportandolo con i piedi per terra.
Lo Zeppelin Gigante
Sebbene molte strisce durante la fase di addestramento di Topolino vengano impiegate per anticipare la minaccia che grava sul servizio postale, è solo nella seconda parte della storia che si passa finalmente all’azione. Gottfredson mette in piedi un intrigante mistero, tratteggiando immagini a dir poco visionarie: un enorme ragno celeste con una ragnatela magnetica in grado di attirare gli aerei, conducendoli ad uno Zeppelin gigante che ospita uno staterello autonomo gestito da Pietro e Lupo. Si rimane impressionati dall’attenzione alla continuity di Gottfredson che spende ben due strisce per spiegare le vicissitudini che dall’isola dei cannibali hanno portato il duo di malfattori a regnare sui cieli.
Il combattimento finale è pieno di guizzi visivi, anche se dalla risoluzione scontata, e al termine dell’avventura un Topolino portato in trionfo dall’intera aviazione si ritira senza spiegazioni, se non quella di passare alla storia successiva. Setter apparirà in ben sei avventure, Musone tornerà più avanti nella run del Misterioso “S” mentre la coppia di villain che perseguitava Topolino sin dalle origini si scioglie ufficialmente qui. Li rivedremo insieme solo altre due volte in Topolino e il Paese dei Califfi (1935) e Topolino e il Boscaiolo (1941), storie che avranno ormai il sapore dell’eccezione. Da questo momento in avanti Pietro verrà sottoposto a un “corposo” restyling che lo renderà un villain a tutto tondo. Lo vedremo talvolta far coppia con una figura analoga a Lupo, l’usuraio Eli Squick, ma sarà soprattutto da solo che compierà le sue peggiori malefatte.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.
Scheda tecnica
- Titolo originale: Mickey Mouse, the Mail Pilot
- Anno: 1933
- Durata:
- Storia: Floyd Gottfredson, Ted Osborne
Credits
Nome | Ruolo |
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Floyd Gottfredson | Disegni; Storia |
Ted Osborne | Storia |