Goliath II
Gli Anni 60
Unica produzione animata a raggiungere il grande schermo nel 1960, Goliath II inaugura un nuovo decennio produttivo per lo studio Disney, l'ultimo che vedrà Walt alla guida del suo impero multimediale. Negli anni precedenti, il raggio d'azione della sua azienda si era notevolmente allargato, aprendosi al cinema live action, alla televisione e ai parchi a tema. Questo fermento era però andato a scapito di quello che era stato il primo amore di Walt, l'animazione. I costi sempre più alti e il simultaneo crollo del mercato degli short avevano notevolmente ridimensionato quest'ambito produttivo, spingendo gli animatori a fare un uso sempre maggiore di figure stilizzate o di animazione ridotta. Il flop dell'ambizioso Sleeping Beauty (1959), che era stato in lavorazione per un intero decennio, aveva inferto una ferita mortale a questa forma d'arte, che sembrava ormai condannata all'estinzione. La soluzione venne trovata proprio da Ub Iwerks, l'ex socio di Walt Disney che aveva lasciato lo studio nel 1930 per avviare una carriera in proprio, e che era poi tornato nel 1940, lavorando al reparto effetti speciali. Iwerks aveva escogitato un sistema nuovo, che permetteva di fotocopiare gli schizzi degli animatori direttamente sui fogli di celluloide, senza doverli per forza inchiostrare.
L'Elefantino Bonsai
Eliminare la costosa procedura d'inchiostrazione si rivelò la soluzione ideale per garantire all'animazione Disney un futuro. La tecnica, chiamata xerografia, venne inaugurata proprio con Goliath II, film di un quarto d'ora che raccontava la vicenda di un elefantino indiano dalle dimensioni ridotte. Si tratta di una classica storia di riscatto: nella società degli elefanti, in cui a contare sono le dimensioni, il piccolo Goliath rappresenta un disonore per suo padre e un tormento per la madre. Per tutta la vicenda, infatti, l'elefantino si caccerà nei guai, rischiando di finire nella pancia della tigre Raja o di un vorace coccodrillo, venendo così emarginato dal resto del branco. La svolta per Goliath avverrà dopo lo scontro con un topo: date le sue dimensioni, l'elefantino realizza di non aver niente da temere da lui, mettendolo facilmente fuori combattimento e guadagnandosi così il rispetto della sua gente. Non si tratta di una storia particolarmente elaborata, e per certi versi la si potrebbe ritenere un po' ripetitiva, eppure i siparietti di Raja risultano sempre divertenti e la narrazione del collaudatissimo Sterling Holloway funziona bene, dando alla vicenda la sua inconfondibile e tenera impronta.
Inaugurare lo Xerox
L'introduzione della xerografia cambia completamente il volto delle produzioni Disney, che adesso possono finalmente abbandonare l'animazione ridotta, e tornare ad avere la ricchezza di un tempo. Supervisore dell'animazione del film è infatti il bravissimo John Lounsbery, che crea qui il modello degli “elefanti alla Lounsbery” che vedremo riutilizzato anche in seguito. A fronte di una maggior complessità grafica, si avrà però un look generalmente meno pulito, con linee più indefinite ed evidenti tracce di grafite. Non si tratta certo di un difetto, ma di una caratteristica che lo studio saprà sfruttare al meglio, divertendosi a portare sullo schermo tutta l'energia e la spontaneità scaturite dalla matita degli artisti. A contraddistinguere questa nuova epoca sarà però una certa tendenza al riciclo. Goliath II fa infatti un grande uso di animazioni prese di peso da lavori precedenti: i movimenti del topo sono infatti ricalcati da quelli del Timothy di Dumbo, la tigre Raja è un clone di quella vista in Tiger Trouble, il coccodrillo viene da Peter Pan, l'uccello che perde le uova da Alice in Wonderland e così via.
Il Futuro in Nuce
Il gran numero di animazioni riciclate è quasi imbarazzante: a volte vengono riutilizzate intere sequenze come quella notturna, presa di peso da Le Avventure di Ichabod e Mr. Toad. Si arriva addirittura ad accostare immagini realizzate con stili difformi, come dimostra la presenza di gufi e civette provenienti da Bambi e Sleeping Beauty. Tale pratica funzionerà però in entrambe le direzioni, e anche da qui verrà in seguito razziato materiale, ad esempio lo scontro degli elefanti riproposto in The Jungle Book, e addirittura alcuni effetti sonori e temi musicali. A comporre la colonna sonora è infatti George Bruns, che trasferirà nelle sue prossime opere molte di queste suggestioni esotiche. Goliath II dunque contiene in nuce tutte le caratteristiche dell'animazione Disney anni 60, mettendo insieme, tra le altre cose, quello che sarà il team di lavoro per prossimi lungometraggi animati. Oltre a Bruns infatti, troviamo Bill Peet alla sceneggiatura e Wolfgang Reitherman alla regia, ruolo che manterrà fino alla fine della sua carriera. Goliath II ricevette una nomination all'Oscar come miglior cortometraggio, e venne dunque considerato una prova generale molto riuscita, prima di applicare la tecnica Xerox a progetti di ampio respiro come La Carica dei 101, La Spada nella Roccia e, ovviamente, Il Libro della Giungla, suo ideale “fratello maggiore”.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: Goliath II
- Anno: 1960
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Wolfgang Reitherman
- Storia: Bill Peet
- Cast: Sterling Holloway
- Musica: George Bruns
- Supervisione dell'Animazione: John Lounsbery
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
George Bruns | Musica |
Collin Campbell | Layout |
Eric Cleworth | Animazione |
Basil Davidovich | Layout |
Walt Disney | Produttore |
Vance Gerry | Layout |
Blaine Gibson | Animazione |
Sterling Holloway | Cast (Narrator) |
Bill Keil | Animazione |
Hal King | Animazione |
Gordon Legg | Fondali |
John Lounsbery | Animatore principale |
Dick Lucas | Animazione |
Cliff Nordberg | Animazione |
Amby Paliwoda | Animazione |
Bill Peet | Storia |
Wolfgang Reitherman | Regista |
John Sibley | Animazione |
Richard H. Thomas | Fondali |
Thelma Witmer | Fondali |