Basil l'Investigatopo
Fiducia e Sfiducia
Nei primi anni 80 la Disney Company stava andando incontro ad alcuni forti sconvolgimenti. Durante la lavorazione di The Fox and the Hound (1981) la vecchia guardia di animatori Disney aveva lasciato lo studio, affidando il futuro dell'animazione nelle mani di un gruppo di nuovi promettenti artisti. Il successivo Taron e la Pentola Magica (1985) sarebbe stato dunque il primo film realizzato in autonomia da questo nuovo team, ma i problemi derivati dall'inesperienza si stavano facendo sentire, compromettendo parzialmente il risultato finale. Fu a quel punto che due animatori lasciarono il progetto e iniziarono a sviluppare per conto loro un film completamente diverso, basato sulla serie di libri scritta da Eve Titus Basil of Baker Street. Quei due animatori erano John Musker e Ron Clements, che in futuro avrebbero diretto alcuni dei più importanti film del rinascimento disneyano. Ad assisterli nella regia di questo nuovo film i due avrebbero trovato Dave Michener e il veterano Burny Mattinson.
I libri di Eve Titus si focalizzavano sulle avventure investigative del topo Basil, sorta di proiezione animale di Sherlock Holmes, col quale condivideva la stessa abitazione a Baker Street, in un improbabile dietro le quinte del mondo creato da Arthur Conan Doyle. Il nome Basil era ispirato a quello dell'attore Basil Rathbone che aveva interpretato Sherlock Holmes in svariati film. La Londra vittoriana di Basil era dunque abitata da una sottocomunità di topi semiantropomorfi in grado di condurre le proprie esistenze in maniera del tutto complementare alla società umana.
Un'idea del genere era perfettamente in linea con le tematiche affrontate dagli studios nell'era xerografica in film come Le Avventure di Bianca e Bernie (1977), e non è strano che possa esser piaciuta a Ron Miller, genero di Walt e allora CEO della Disney Company. La rimozione di Miller avvenuta dopo il cambio dirigenziale del 1984 aveva però cambiato un po' di cose. Il suo successore Michael Eisner nutriva forti dubbi sul futuro stesso del cinema d'animazione, all'epoca considerato in forte calo, così ridusse drasticamente il budget del film, portandolo a meno della metà di quanto promesso da Miller. Inoltre Eisner insistette che il titolo cambiasse da Basil of Baker Street a The Great Mouse Detective, causando un certo malumore tra gli addetti ai lavori.
Un Protagonista Carismatico
La vicenda di Basil l'Investigatopo riprende chiaramente alcuni stilemi della narrativa poliziesca e investigativa. Il film si apre con il rapimento del giocattolaio Hiram Flaversham, ad opera del diabolico Professor Rattigan, intenzionato ad usare le sue abilità per dare vita a un piano che possa assicurargli il dominio dell'Inghilterra. L'indagine verrà ovviamente portata avanti dall'istrionico Basil, il quale agirà su incarico della figlia di Flaversham, la topina Olivia, rimasta sola al mondo. Sarà attraverso il punto di vista della piccola Olivia e del tenero Dr. Topson, improvvisatosi assistente di Basil, che verrà narrato il caso, assicurando allo spettatore una connessione emotiva con l'intera vicenda. The Great Mouse Detective è infatti un film poliziesco quanto Mulan un film di guerra. Il film si sbilancia verso un genere preciso solo in apparenza: l'obiettivo è infatti immergere lo spettatore nelle nebbiose e misteriose atmosfere londinesi, mantenendo però saldamente la struttura dei migliori classici disneyani, da sempre ancorati ad uno schema narrativo collaudato e vincente.
Il pregio maggiore del lungometraggio è però l'ottimo lavoro fatto sul cast. Taron e la Pentola Magica era purtroppo attanagliato da un problema molto grosso, dovuto probabilmente all'inesperienza degli animatori: i suoi protagonisti non erano simpatici. La recitazione di Taron, della principessa Ailin e del menestrello Sospirello era artefatta e ridondante, incapace di connettersi allo spettatore. Basil l'Investigatopo risolve completamente il problema. Topson, Hiram e Olivia si rivelano personaggi molto caldi, mentre il villain Rattigan è dotato di una straordinaria presenza scenica. A spiccare su tutti è però l'incontenibile Basil, uno dei pochi esempi di protagonista/caratterista, capace di portare avanti sia la storia principale sia il sottobosco umoristico, fatto di gag e tormentoni. Intelligentissimo, egocentrico fino a sfiorare il ridicolo, ma soprattutto simpatico, Basil regge da solo la scena, riuscendo a far da mattatore e allo stesso tempo a rubare persino il ruolo di spalla a Topson. Un personaggio tanto carico di energia non può fare a meno di ricordare alcuni suoi consimili della narrativa britannica, dallo stesso Holmes al protagonista del serial televisivo Doctor Who.
Londinesi in Miniatura
All'animazione di Basil l'Investigatopo lavorano due autentici fuoriclasse, che lasceranno il segno nella storia della Disney: Mark Henn e Glen Keane. Il primo si occupa di animare Basil e Topson: se del detective abbiamo già avuto modo di ammirare l'incredibile carisma e la raffinatezza recitativa, non si può fare a meno di notare quanto anche Topson sia un personaggio perfettamente riuscito. L'assistente di Basil è il ritratto della dolcezza e della discrezione: non mira minimamente a rubare la scena a Basil, ma lo riporta sulla retta via quando vede che l'amico è troppo preso da sé stesso. Le loro psicologie si completano a vicenda e tale contrasto rende questo duo il corrispettivo ideale della coppia Holmes/Watson. Animandoli entrambi, Henn riesce a far interagire perfettamente i due personaggi, ottenendo il primo grande risultato della sua carriera, che lo vedrà in futuro dare vita ad alcune fra le più famose eroine femminili Disney.
Il Rattigan di Glen Keane è una spettacolare versione disneyana del Moriarty di Doyle, nemesi del protagonista. Sebbene parte della fama di Keane sia dovuta a protagonisti come Ariel, Tarzan o Rapunzel, non bisogna dimenticare che l'animatore nella sua carriera ha dato vita anche a personaggi massicci come il grizzly di The Fox and the Hound (1981) o il Long John Silver di Treasure Planet (2002). Rattigan si colloca perfettamente in questa categoria di personaggi: i suoi movimenti ricordano moltissimo anche il Mr. Hyde di Stevenson, perlomeno nella versione massiccia tramandata dai media, e il gangster Sykes che lo stesso Keane disegnerà l'anno successivo in Oliver & Company (1988). La sua voce inoltre è quella dell'attore Vincent Price, che qualche anno prima aveva partecipato al cortometraggio Disney in stop motion Vincent (1982), realizzato da Tim Burton e a lui stesso dedicato.
Lo humor brillante e la leggerezza del carismatico protagonista riescono a stemperare i toni cupi di una Londra oscura e nebbiosa, resa ottimamente tramite l'utilizzo della xerografia. La tecnica inventata da Ub Iwerks per fotocopiare sulle cel i disegni degli animatori trova qui uno dei suoi ultimi impieghi (tre anni dopo con La Sirenetta verrà infatti abbandonata), anche se quel sapore grafico tipico dei primi anni di utilizzo non viene ugualmente replicato. Il microcosmo di Doyle viene riprodotto con cura: gli ”originali“ Sherlock Holmes e John Watson compaiono spesso come silhouettes o come voci fuori campo, mentre il microscopio narrativo si sofferma su questa città nella città, mostrandoci la regina Mousetoria insediata in una micro-reggia all'interno di Buckingam Palace, o la casa di Basil in una sottosezione della casa di Sherlock a Baker Street. Inoltre The Great Mouse Detective è importante perché rappresenta uno dei primi utilizzi significativi della CGI in un film Disney, dopo la prova generale avuta con la pallina luminosa di Taron e la Pentola Magica: la scena in questione è lo scontro finale tra Basil e Rattigan, che avviene all'interno del Big Ben, i cui ingranaggi verranno realizzati completamente al computer.
I Tiri Mancini di Rattigan
Gli anni 80 non sono un periodo particolarmente felice per la musica disneyana. Dopo l'abbandono dei fratelli Sherman avvenuto nel decennio precedente, nessuno è ancora riuscito a colmare il loro vuoto creativo. Ci riusciranno anni dopo solo Alan Menken e Howard Ashman, ma nel frattempo l'animazione Disney impara a fare a meno delle canzoni (Taron e la Pentola Magica) o a ridurle ai minimi termini, come accaduto in Red & Toby Nemiciamici. Non fa eccezione Basil l'Investigatopo: a fronte di una partitura strumentale davvero accattivante scritta dal grande Henry Mancini, capace di immergere perfettamente nelle atmosfere londinesi, il film contiene solamente tre canzoni.
- The World's Greatest Criminal Mind - Si tratta della sequenza musicale con cui il Professor Rattigan si presenta al pubblico. È un inno alla grandezza del suo ingegno, caratterizzata da una melodia assolutamente accattivante e un testo molto arguto. È anche l'unica canzone del trittico ad allinearsi alla classica tradizione musical, mentre le altre due verranno “giustificate” narrativamente. Il brano è scritto dallo stesso Mancini, e descrive in maniera davvero ottima il villain del film rendendolo interessante e sopra le righe. È memorabile il momento in cui la canzone si interrompe e Rattigan dà in pasto alla sua gatta Lucrezia il povero sgherro ubriaco, reo di averlo chiamato “ratto”.
- Let Me Be Good To You - Scritto e cantato dalla cantante Melissa Manchester, questo brano accompagna la sequenza in cui Basil e Topson si infiltrano all'interno del locale malfamato, cercando Rattigan. Non si tratta della tipica canzone da musical di Broadway, ma di un numero musicale intradiegetico, eseguito sul palcoscenico da una topolina soubrette. Inizialmente dolce e lenta, la canzone entra nel vivo solo nella sua seconda parte, rivelando con una certa ironia la natura esuberante delle ballerine di malaffare che frequentano il bar.
- Goodbye So Soon - Il terzo e ultimo brano è scritto ancora una volta da Mancini, e altro non è che la beffarda canzone che Rattigan in persona incide su un disco collegato ad una trappola mortale. Il meccanismo umoristico si basa sul capovolgimento che vede il testo riferirsi in modo laconico e melenso alla fine di una storia d'amore, quando in realtà l'addio è tutto per Basil, che Rattigan sta per sopprimere senza sporcarsi le mani. L'ironia della sequenza è ovviamente graffiante, e il tutto trova il suo culmine quando il giradischi smette di suonare e a Basil non rimarrà che cercare di disinnescare la trappola affidandosi unicamente alla sua mente superiore. Una scena tanto irriverente è la perfetta cartina tornasole dei progressi compiuti dal nuovo team nell'arte dell'animazione, e di come ci si sia lasciati alle spalle certe ingenuità viste in Red & Toby Nemiciamici e Taron e la Pentola Magica.
Mancanza di Gratitudine
Basil l'Investigatopo è senza dubbio un film moderno. La sua pungente ironia e il dinamico taglio registico dimostrano la voglia degli artisti di andare oltre, rielaborando a modo loro la lezione appresa da Eric Larson, Frank Thomas, Ollie Johnston, Ward Kimball e gli altri nine old men. Uno degli esempi di questa modernità è il titolo che appare solo dopo la lunga sequenza introduttiva in cui assistiamo al rapimento del signor Flaversham. La tendenza a far apparire il titolo solo dopo lunghi prologhi non scomparirà ma troverà applicazioni interessanti in lungometraggi futuri come The Lion King (1994) o Pocahontas (1995).
La modernità di The Great Mouse Detective non passò comunque inosservata e il lungometraggio ottenne infatti un buon risultato al botteghino, convincendo la dirigenza che l'animazione Disney poteva avere un futuro, e che il flop di Taron e la Pentola Magica sarebbe rimasto una parentesi isolata. Si può quindi affermare che è proprio grazie a Basil l'Investigatopo che i film successivi ricevettero il via libera per entrare in produzione, puntando verso i grandi kolossal del “rinascimento disneyano”.
Tuttavia non si può dire che la Disney Company avrebbe negli anni successivi riservato all'egocentrico detective particolari attenzioni. Sebbene la formula stessa di Basil of Baker Street aprisse la strada ad un numero imprecisato di seguiti, il personaggio non venne più ripreso nemmeno nel programma di sequel a basso costo avviato dal reparto televisivo. Piuttosto che regalare all'investigatore di Baker Street una seconda avventura, i DisneyToon Studios si dedicarono a proseguire in modo forzato e spesso deludente le vicende delle assai più redditizie principesse delle fiabe, le cui storie invece si esaurivano all'interno dei rispettivi film originali. Basil sarebbe inoltre dovuto essere uno dei protagonisti del lungometraggio celebrativo The Search for Mickey Mouse, che all'inizio del nuovo millennio avrebbe dovuto lanciare l'intero mondo Disney alla ricerca di Topolino, misteriosamente scomparso. Il film venne però archiviato e Basil finì definitivamente nel dimenticatoio, senza possibilità di ritorno.
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: The Great Mouse Detective
- Anno: 1986
- Durata:
- Regia: Ron Clements, Burny Mattinson, Dave Michener, John Musker
- Storia: Ron Clements, Vance Gerry, Steve Hulett, Burny Mattinson, Dave Michener, Bruce M. Morris, John Musker, Matthew O'Callaghan, Melvin Shaw, Pete Young
- Basato su: Basil of Baker Street di Paul Galdone, Basil of Baker Street di Eve Titus
- Cast: Val Bettin, Eve Brenner, Candy Candido, Barri Ingham, Diana Jesney, Susan Pollatschek, Vincent Price, Alan Young
- Musica: Ellen Fitzhugh, Larry Grossman, Melissa Manchester, Henry Mancini
- Supervisione dell'Animazione: Hendel Butoy, Tad A. Gielow, Mark Henn, Glen Keane, Eric Larson, Robert Minkoff
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Gretchen L. Albrecht | Supervisione Ink & Paint |
Val Bettin | Cast (Dr. Dawson) |
David Block | Animazione |
Sandra Borgmeyer | Animazione |
Dave Bossert | Effetti d'Animazione |
Bill Brazner | Supervisione Ink & Paint |
Eve Brenner | Cast (The Mouse Queen) |
Janet Bruce | Supervisione Ink & Paint |
Hendel Butoy | Animatore principale |
Candy Candido | Cast (Fidget) |
Hortensia M. Casagran | Supervisione Ink & Paint |
Ron Clements | Regista; Storia |
Jim Coleman | Supervisione Fondali; Sviluppo Visivo |
Andreas Deja | Animazione |
Gil Diciccio | Layout |
Mark Dindal | Effetti d'Animazione |
David A. Dunnet | Layout |
John Emerson | Fondali |
Rick Farmiloe | Animazione |
Ellen Fitzhugh | Canzoni ("The World Greatest Criminal Mind", "Goodbye, So Soon") |
Mike Gabriel | Animazione |
Paul Galdone | Storia Originale (Basil of Baker Street) |
Vance Gerry | Storia |
Edward L. Ghertner | Layout |
Tad A. Gielow | Supervisione all'Animazione 3D |
Ed Gombert | Animazione |
Steven E. Gordon | Animazione |
Larry Grossman | Canzoni ("The World Greatest Criminal Mind", "Goodbye, So Soon") |
Dan Hansen | Layout |
Mark Henn | Animatore principale |
Glenn Higa | Supervisione Pianificazione Scene |
Steve Hulett | Storia |
Michael Humpries | Fondali |
Ron Husband | Animazione |
Barri Ingham | Cast (Basil, Bartholomew) |
Jay Jacson | Animazione |
Diana Jesney | Cast (Mrs. Judson) |
Glen Keane | Animatore principale |
Lisa L. Keene | Fondali |
Karen A. Keller | Layout |
Shawn Keller | Animazione |
Tia Kratter | Fondali |
Doug Krohn | Animazione |
Joseph Lanzisero | Animazione |
Eric Larson | Supervisione all'Animazione 2D |
Melissa Manchester | Canzoni ("Let Me Be Good to You") |
Henry Mancini | Canzoni ("The World Greatest Criminal Mind", "Goodbye, So Soon"); Musica |
Burny Mattinson | Regista; Storia |
Dave Michener | Regista; Storia |
Robert Minkoff | Animatore principale |
Bruce M. Morris | Storia |
John Musker | Regista; Storia |
Matthew O'Callaghan | Storia; Animazione |
Patricia Peraza | Effetti d'Animazione |
Michael A. Peraza Jr. | Layout |
Andrew Phillipson | Fondali |
Susan Pollatschek | Cast (Olivia Flaversham) |
Vincent Price | Cast (Professor Rattigan) |
David Pruiksma | Animazione |
Carmen Sanderson | Supervisione Ink & Paint |
Brian Sebern | Fondali |
Melvin Shaw | Storia |
Betty Stark | Supervisione Ink & Paint |
Richard T. Sullivan | Supervisione Pianificazione Scene |
Barry Temple | Animazione |
Eve Titus | Storia Originale (Basil of Baker Street) |
Donald A. Towns | Fondali |
Guy Vasilovich | Direzione Artistica; Supervisione Layout |
Cyndee Whitney | Animazione |
Kevin Yasuda | Effetti d'Animazione |
Alan Young | Cast (Flaversham) |
Pete Young | Storia |
Phil Young | Animazione |
Kathy Zielinski | Animazione |