La Lepre e la Tartaruga
Il Terzo Oscar di Walt
Il 1935 è un anno di svolta per l'animazione disneyana: le Silly Symphony cessano di avere l'esclusiva sul sistema Technicolor in tricromia, che ora verrà adottato anche nella serie gemella di Topolino, con risultati incredibili. Lo stesso vale per gli studi concorrenti, che da questo momento in avanti avranno una nuova freccia coloratissima al loro arco. Le Silly Symphony non si lasciano spaventare e continuano il loro percorso trionfale che le vedrà adattare ancora per molto tempo le più belle fiabe e favole della tradizione europea. La prima di quest'anno, The Tortoise and the Hare, frutta addirittura a Walt Disney il suo terzo premio Oscar, dopo Flowers and Trees e Three Little Pigs. La tradizione esopica delle favole con protagonisti animali sta decisamente dando agli artisti dello studio l'opportunità per misurarsi con una narrativa semplice, efficace, ricca di contenuto, i cui protagonisti altro non sono che gli antenati di quegli stessi funny animals, da sempre cavallo di battaglia degli animatori. Three Little Pigs e The Grasshopper and the Ants avevano inoltre dimostrato che era possibile creare personaggi convincenti e capaci di entrare nei cuori del pubblico anche raccontando storie autoconclusive, senza prevedere per loro alcun ritorno. Sulla scia di tali indimenticabili figure ecco aggiungersi alla scuderia Disney i simpaticissimi Max Hare e Toby Tortoise.
Max Hare e Toby Tortoise
L'originale favola di Esopo vedeva una lepre e una tartaruga sfidarsi ad una gara di corsa, il cui prevedibile esito... veniva disatteso dall'eccessiva sicumera della lepre che, certa di vincere, se la prendeva decisamente comoda. L'adattamento disneyano questa volta ricalca perfettamente la storia originale, ma si trova nella situazione di dover aggiungere un po' di sostanza che giustifichi una durata di otto minuti. Le Silly Symphony si rivelano quindi un'ottima palestra per gli sceneggiatori, che impareranno così a fronteggiare e riempire i vuoti narrativi delle fonti originali, aspetto che vedremo applicato trionfalmente anche in film come Cenerentola (1950). Il primo passo è chiaramente rendere sufficientemente interessante il cast di personaggi: la lepre e la tartaruga acquistano così dei nomi propri e una caratterizzazione in linea con la trama. Toby è flemmatico, bonario e privo di alcuna malizia, mentre Max è ovviamente tutto il contrario: spaccone, sicuro di sé e arrogante. La musica viene in aiuto degli animatori, adattando in modo differente lo stesso tema musicale a seconda che si riferisca all'uno o all'altro personaggio, ognuno dei quali, come da tradizione, utilizza dialoghi in rima.
Il Plausible Impossible
Raccontare una storia incentrata su un personaggio che perde tempo senza annoiare lo spettatore poteva essere molto difficile. Gli animatori riuscirono però a rendere interessanti le spacconate di Max Hare mostrandocelo pavoneggiarsi di fronte ad un gruppo di scolarette, mentre gioca al tiro con l'arco, a baseball e a tennis... contro sé stesso. La trovata paradossale consisteva nell'ipotizzare che il personaggio potesse essere addirittura più rapido di una pallina o di una freccia, al punto di riuscire ad arrivare in tempo dall'altra parte del campo per rispondere ai lanci. Si tratta di una cosa chiaramente impossibile, ma gli animatori riescono ugualmente a sospendere l'incredulità dello spettatore tramite alcuni trucchetti che mantengono l'illusione di una gestione rispettosa delle leggi della fisica. Non è un mistero che Walt Disney da tempo stesse cercando di prendere le distanze da quell'umorismo fin troppo surreale utilizzato nei primi anni 20, ricercando un maggior realismo. D'altra parte Walt credeva molto nel medium animazione, perché poteva permettere meraviglie che il live action all'epoca non concedeva. La partita di Max potrebbe quindi idealmente rappresentare l'ideale compromesso tra queste due anime, che qualche anno dopo sarebbe stato definito da Walt stesso il “plausible impossible”.
Dal Collegio al Ring
Il successo di The Tortoise and the Hare fu grandioso, e il personaggio di Max divenne probabilmente fonte di ispirazione agli studi Warner Bros per modellare la figura di Bugs Bunny, un coniglio il cui atteggiamento sicuro di sé e leggermente strafottente ricordava molto quello del suo prototipo disneyano. La Silly Symphony venne selezionata per diventare la quinta sequenza in tavole domenicali della serie cartacea sui quotidiani, accompagnando i lettori per nove settimane. Curiosamente nella versione a fumetti non viene assolutamente ripresa la trama del cortometraggio. Si tratta infatti di un racconto completamente nuovo, in cui i due protagonisti lavoreranno in qualità di detective privati, per risolvere il caso che darà il titolo alla storia: The Boarding School Mystery (Il Mistero del Collegio). Anche in questo caso le vanterie di Max gli impediranno di individuare il vero responsabile del furto della somma di denaro, che sarà invece scoperto da Toby, tuttavia la storia suggerisce che i due personaggi siano legati da una salda amicizia. Come nel caso di Three Little Pigs, anche i personaggi di The Tortoise and the Hare sarebbero riapparsi in seguito. L'anno successivo verrà infatti realizzato un vero e proprio sequel, Toby Tortoise Returns, in cui questa volta i due si sfideranno sul ring. Inoltre non saranno pochi i cameo dei due personaggi: li ritroviamo in Mickey's Polo Team (1936), nella celebre Mickey Mouse Club March (1955) e persino le conigliette collegiali troveranno modo di farsi strada fino ad apparire in Chi Ha Incastrato Roger Rabbit? (1988).
Nota: Pochi sanno che nella produzione fumettistica Disney inglese, esistono alcune storie risalenti agli anni ‘30 che vedono Toby lavorare ancora come detective, accompagnato però da... Pippo!
di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).
Scheda tecnica
- Titolo originale: The Tortoise and the Hare
- Anno: 1935
- Durata:
- Produzione: Walt Disney
- Regia: Wilfred Jackson
- Storia: Bill Cottrell
- Basato su: Fiabe di Esopo
- Cast: Alice Ardell, Pinto Colvig, Marcellite Garner, Eddie Holden, Ned Norton
- Musica: Frank Churchill
- Animazione: Les Clark, Gilles "Frenchy" De Trémaudan, Dick Huemer, Eric Larson, Dick Lundy, Ham Luske, Louie Schmidt, Milt Shaffer
Credits
Nome | Ruolo |
---|---|
Alice Ardell | Cast (Miss Cottontail Girl) |
Frank Churchill | Musica |
Les Clark | Animazione |
Pinto Colvig | Cast (Starter) |
Bill Cottrell | Storia |
Gilles "Frenchy" De Trémaudan | Animazione |
Walt Disney | Produttore |
Esopo | Storia Originale (Fiabe) |
Marcellite Garner | Cast (Miss Cottontail Girl) |
Joe Grant | Progettazione Personaggi |
Eddie Holden | Cast (Tortoise) |
Dick Huemer | Animazione |
Wilfred Jackson | Regista |
Eric Larson | Animazione |
Dick Lundy | Animazione |
Ham Luske | Animazione |
Ned Norton | Cast (Hare) |
Louie Schmidt | Animazione |
Milt Shaffer | Animazione |