Autoconclusive e Storie Brevi: La Fase Bellica

La Striscia si Sfalda

L’entrata in guerra degli USA produce dei contraccolpi su tutta l’industria dell’intrattenimento, e come si è visto nemmeno lo studio Disney ne esce immutato. Gli effetti iniziano ad avvertirsi quasi immediatamente anche sulla striscia di Topolino, che dopo anni di storie lunghe si ritrova a subire alcuni scossoni. Alcuni collaboratori di Gottfredson lasciano il posto ad altri e in generale la sequenza di archi narrativi di ampio respiro viene “inquinata” da alcune parentesi autoconclusive o da storie così brevi che spesso finiscono per essere tralasciate dalle antologie.

Sembra di essere tornati agli albori della striscia, quando ancora la formula non si era stabilizzata e poteva capitare di trovare brevissime sequenze di difficile collocazione. In questa scheda di The Disney Compendium passiamo in rassegna i diversi blocchi di strisce “minori” che dal 1942 al 1946 si occupano di far da ponte tra una storia lunga e l’altra. Si tratta perlopiù di gag autoconclusive, o di micro-continuity che non vanno mai oltre le dieci giornate, limite superato il quale vengono dirottate in schede apposite.

Un Blocco di Sei Mesi (1942-1943)

Dal novembre 1942 al maggio 1943 la grande epopea di Topolino entra ufficialmente in stand by. Con la fine del Misterioso Corvo le grandi storie di respiro vengono messe in pausa e per ben sei mesi i lettori troveranno Topolino alle prese con vicende legate alla quotidianità, esattamente come accadeva nella striscia gemella di Paperino firmata da Al Taliaferro su testi di Bob Karp. Ed è proprio Bob Karp a subentrare per qualche settimana alle sceneggiature, dopo l’uscita di scena di Merril De Maris. Lo seguirà Dick Shaw, che si occuperà della striscia ancora un po’ prima di passare il testimone al grande Bill Walsh, a cui Floyd lascerà il compito di sviluppare interamente il comparto narrativo.

Topolino e l’Auto di Pippo (23/11/1942 - 28/11/1942). Bob Karp entra di punta nel team di Gottfredson e nel giro di sei semplicissime strisce firma un rapidissimo e fulminante gioiello di umorismo. Pippo si convince di esser stato derubato della propria automobile mentre ci sta sopra e sotto gli occhi increduli di Topolino inizia ad allarmarsi, coinvolgendo la polizia nel suo delirio. Questa ritmata commedia degli equivoci è probabilmente uno dei picchi umoristici della produzione per i quotidiani, e offre un ritratto perfetto del personaggio di Pippo nel giro di poche vignette. A dir poco irresistibile.

Autoconclusive (30/11/1942 - 12/12/1942). Per due settimane la striscia di Topolino torna alla formula autoconclusiva. Le prime sei strisce sono ancora di Karp, mentre nelle sei successive si fa strada il suo successore Dick Shaw, ex-intercalatore, che rimarrà al fianco di Gottfredson fino a metà dell’anno successivo. Si tratta di un blocco di caustiche gag, nelle quali vediamo sfilare un po’ tutto il cast principale. Molti di questi personaggi iniziano a lavorare come operai per il fronte interno e fra questi troviamo addirittura Patrizio Porcelli, una figura decisamente minore il cui look viene qui aggiornato ai nuovi standard grafici. C’è spazio anche per un po’ di slapstick, sul modello di quanto nel frattempo stava succedendo a Donald nella sua serie personale, dove lo vedevamo interagire con nipoti e fidanzata e far fronte alla scarsità di materie prime.

Topolino - Venti di Guerra (14/12/1942 - 21/12/1942). Il primo apporto strutturato alla striscia da parte di Dick Shaw si fa ricordare e vede Topolino riuscire finalmente dopo tanto tempo a trovare lavoro come operaio nell’aeronautica. Si parla sempre di fronte interno e di come in quel momento storico la donna stesse iniziando a ricoprire mansioni tipicamente maschili, mentre gli uomini erano impegnati in guerra. Topolino si ritrova quindi a lavorare in un team di sole donne, ingelosendo notevolmente Minni. Si tratta di sette semplici strisce in bilico fra stereotipi sessisti e satira progressista, ma costituiscono un'interessante fotografia del momento storico.

Autoconclusive (22/12/1942 - 6/2/1943). Dick Shaw prende confidenza con la striscia di Gottfredson e scrive una girandola di brevi gag che si susseguiranno ininterrotte per quarantuno giornate. I temi rimangono quelli già impostati fin qui: la quotidianità di Topolino fra amici, fidanzata e nipoti, e l’onnipresente mancanza di risorse dovute alla guerra. Curiosamente la qualità del disegno di Floyd qua e là diventa altalenante, probabilmente a causa dell’avvicendarsi di diversi inchiostratori. In questo periodo infatti Bill Wright lascia il ruolo a Dick Moore e il tratto ne risente. Da notare che le ultime due strisce del blocco mostrano un certo disagio da parte di Tip e Tap nei confronti del loro vecchio abbigliamento, segno di un’evoluzione grafica imminente.

Topolino e Tip e Tap Boy Scout (8/2/1943 - 12/2/1943). Più che una vera storia si tratta di una manciata di cinque strisce legate da un tema comune, ovvero l’arruolamento di Tip e Tap nel corpo scoutistico. Buona parte di queste hanno un’ambientazione urbana, benché qualche mese più tardi Gottfredson e Shaw coinvolgeranno per davvero Topolino e nipoti in un’escursione naturalistica, nella prima breve storia dopo questi sei mesi di gag.

Autoconclusive (13/2/1943 - 29/5/1943). Nei tre mesi successivi la striscia di Topolino cessa di alternare gag e brevi archi e diventa a tutti gli effetti autoconclusiva. A sceneggiare è sempre Dick Shaw, mentre ormai le chine sono di Dick Moore che rimarrà a lungo il ripassatore ufficiale di Gottfredson. In questo blocco di novantuno strisce Shaw offre un contributo costante e vario, anche se i temi ricorrenti sono pur sempre la guerra e gli effetti dei razionamenti sulla quotidianità dei cittadini. A tratti vediamo Mickey occuparsi di esercitazioni antiaeree per prevenire i bombardamenti, ma non c’è traccia di narrazione orizzontale. Il tratto di Gottfredson “scompare” dietro le chine di Moore e appare molto meno ispirato, forse a causa del respiro limitato di questi lavori, ma ben presto le cose cambieranno e con Topolino e la Vacanza Incivile faremo il primo timido passo per uscire dallo strano limbo che ha intrappolato la striscia negli ultimi sei mesi.

I Cuscinetti Intermittenti (1944 - 1946)

Dal 1944 al 1946 la striscia di Mickey Mouse propone ancora diverse autoconclusive, ma questa volta non arrivano tutte in blocco, bensì in quattro rate distinte, collocate strategicamente più o meno ogni due storie lunghe, per distanziarle di più, ora che si sono fatte più rare. A sceneggiarle è Bill Walsh che nel frattempo è subentrato ai testi della striscia, lasciando a Floyd Gottfredson solo la responsabilità dei disegni.

Autoconclusive (21/2/1944 - 11/3/1944). Queste prime autoconclusive sono il cuscinetto che separa Pluto Catches a Nazi Spy da The War Orphans. Si tratta di un breve blocco da diciotto strisce che si dipana per tre settimane. Sono le prime sceneggiate da Walsh e si portano dietro tutto il suo spirito surreale e iconoclasta. In una vediamo Topolino tentare un cambio di look sfoggiando una barbetta e in un’altra lo troviamo mentre cammina fianco a fianco con dei soldati immaginari, dopo aver investito in buoni di guerra. Particolarmente notevole anche la striscia narrata dal punto di vista di una patriottica zanzara che rinuncia a pungere Topolino dopo aver saputo che l’indomani donerà il sangue.

Autoconclusive (17/7/1944 - 29/7/1944). Il secondo cuscinetto di autoconclusive firmate da Bill Walsh si colloca tra Topolino e l’Isola della Morte e Topolino e le Meraviglie di Domani e occupa due settimane. Dodici gioielli che ci mostrano ancora una volta la quotidianità di Topolino, con un piglio umoristico a dir poco graffiante. Il cast viene dispiegato in grande stile, compreso il raro Patrizio Porcelli (Percy Pig) mentre per la prima volta fa capolino in questo contesto quotidiano pure il Commissario Basettoni, che Walsh sembra voler tenere in gran conto. Ma è a Pluto che vengono dedicate le gag migliori, tre delle quali in coppia con Pussi, il nuovo gatto di Minni. Il personaggio viene profondamente capito, messo in scena con tutti i crismi e riletto in chiave ironica.

Autoconclusive (29/1/1945 - 3/3/1945). La terza rata di autoconclusive walshiane conta una trentina di strisce posizionate tra Topolino e la Casa Misteriosa e Billy il Topo. In questo mese di pausa, emergono alcuni temi che verranno poi ampiamente esplorati a partire dal 1955, quando la striscia abbandonerà definitivamente la formula avventurosa: gli strambi rapporti di Pippo con il gentil sesso o il leitmotiv degli incubi notturni, filone che Walsh sfrutterà con grandi risultati. In una striscia onirica incentrata su Pluto, quella del 20 febbraio, fa addirittura un cameo il re di Brave Little Tailor, riprodotto fedelmente da Floyd. Come ne La Casa Misteriosa anche qui troviamo numerose strisce non di Gottfredson, che qua e là si fa da parte per lasciar spazio ai suoi collaboratori. Spicca fra questi Paul Murry, il cui tratto estremamente rotondeggiante costituisce uno stacco stilistico piuttosto evidente.

Autoconclusive (18/6/1945 - 23/2/1946). Ben duecentosedici strisce autoconclusive costituiscono il quarto e ultimo blocco che Bill Walsh e Floyd Gottfredson firmano durante gli anni di guerra. Si tratta della sequenza più lunga in assoluto fin qui, che parte dal finale di Billy il Topo e continua per otto mesi attraversando il 1945 e il 1946. Una gigantesca prova generale per quello che avverrà dieci anni dopo, quando questa diverrà la formula definitiva delle daily strips di Mickey Mouse. Walsh sembra trovarsi benissimo in questo scenario, dall’umorismo caustico e dal ritmo sincopato. Nessun personaggio è immune alla sua penna “aguzza”, che si tratti di Topolino, di Minni o di Pippo, Walsh sperimenta di tutto dallo humour verbale alla satira, passando per lo slapstick. Si lanciano inoltre alcuni tormentoni che saranno ripresi anche negli anni 50, tipo quello surreale degli incubi di Topolino. E poi c’è l’attualità: si parla di ruoli di genere e si fanno gli ultimi riferimenti di sempre alla guerra, mostrando come l’esercito stia smantellando gli avanzi. Una striscia allude anche agli effetti nefasti del progresso scientifico, con un chiaro riferimento all’atomica. Qua e là Gottfredson si assenta per lasciar spazio ai suoi sostituti Paul Murry e Manuel Gonzales, ma in generale la qualità rimane altissima, sul fronte grafico e umoristico. Verso la fine di gennaio appaiono tre strisce blandamente collegate e ambientate in una baita con gli orsi, che ricordano il coevo corto di Paperino Dumb Bell of the Yukon (1946) e la storia a fumetti di Barks sul Monte Orso (1947). Ma si tratta solo di una parentesi, la narrazione vera e propria riprenderà solo fra un mese, quando la striscia entrerà in una nuova fase, fatta di avventure molto brevi, che durerà per tutto il biennio successivo.

di Valerio Paccagnella - Laureato in lettere moderne, è da sempre un grande appassionato di arti mediatiche, con un occhio di riguardo per il fumetto e l'animazione disneyana. Per hobby scrive recensioni, disegna e sceneggia. Nel 2005 fonda “La Tana del Sollazzo”, piattaforma web per la quale darà vita a diverse iniziative, fra cui l'enciclopedico The Disney Compendium e Il Fumettazzo, curioso esperimento di critica a fumetti. Dal 2011 collabora inoltre anche con Disney: scrive articoli per Topolino e Paperinik, e realizza progetti come la Topopedia (2011), I Love Paperopoli (2017) e PK Omnibus (2023).

di Amedeo Badini Confalonieri - Il fumetto è sempre stato la sua grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico gli ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il suo primo campo, ma non disdegna sortite e passeggiate in territori vicini. Scrive di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per il Papersera.

Scheda tecnica

  • Titolo originale:
  • Anno: 1942
  • Durata:
  • Storia: , ,
Nome Ruolo
Floyd Gottfredson Disegni
Bob Karp Storia
Dick Shaw Storia
Bill Walsh Storia